(DIRE) Roma, 5 feb. - La Regione Lazio diventa capofila nazionale nella riabilitazione di persone colpite dall'ictus. Grazie all'adozione di un Pacchetto ambulatoriale complesso (Pac), il primo caso in Italia, si potra' prevenire l'ictus secondario ed evitare le sue conseguenze: dolori, spasticita', incontinenza.
Mediamente, infatti, tra il 5 e l'8% dei pazienti che sono stati colpiti da ictus sviluppa una recidiva nel primo anno dopo l'evento. "Ecco perche' e' fondamentale identificare precocemente l'insorgenza di questi danni, cosi' da contrastrarli" ha spiegato il presidente dell'Associazione per la Lotta all'Ictus cerebrale, Paolo Binelli, nel corso di una conferenza stampa all'hotel Nazionale, alla presenza del presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
Nel Lazio ogni anno ci sono 10 mila nuovi casi l'anno di ictus cerebrale, con una mortalita' preospedaliera di circa il 30%. A 30 giorni dal ricovero, invece, la mortalita' e' pari al 14% nel 2013, mentre la proporzione di accessi in riabilitazione post acuzie dopo ictus ischemico e' pari al 33%, invariata negli ultimi 5 anni.
"Abbiamo accolto con molto favore il Pac- ha aggiunto Binelli- produrra' importanti risultati sul piano della risposta sanitaria". Secondo Zingaretti "il Pac e' figlio di una visione di innovazione, siamo vicini piu'' vicini alle persone e rinnoviamo il sistema. Il paziente colpito da ictus, superata la fase critica, deve intraprendere un percorso di cura riabilitativo. Il sistema attuale non prevede questo tipo di accompagno. Con il Pac, invece, si prende in carico il paziente accompagnandolo nella riabilitazione. È molto importante, perche' in questo modo si evita di lasciare al caso il rapporto paziente e sistema sanitario e si evita di tornare ai nastri di partenza con un ictus secondario". Per il governatore "questa e' la nostra rivoluzione: stiamo uscendo dal piano di rientro rinnovando il sistema sanitario e non tagliando l'offerta".
(Mel/ Dire)