ANAAO/SCUOLE SPECIALIZZAZIONE
Università. Medicina, Anaao: "Bene firma ministero Salute, ma riordino è ancora parziale'"
(DIRE) Roma, 5 feb. - "Il fatto che il ministero della Salute abbia controfirmato il decreto del Miur su un riordino delle scuole di specializzazione medica, atteso da anni, e' una notizia positiva. Finalmente si pone rimedio, almeno in parte, all'errore di programmazione, uno dei tanti, commesso nel 2005. Un momento cosi' tanto atteso dai giovani colleghi da sapere gia' di vecchio". Cosi' in una nota Anaao (Associazione medici dirigenti) settore Giovani.
"Ma le buone notizie- prosegue l'associazione- finiscono qui. Non solo perche' il riordino e' ancora parziale, lasciando la durata di alcuni corsi ben al di sopra dello standard europeo, prolungando un parcheggio di cervelli funzionale alla moltiplicazione delle cattedre, sordo alle esigenze occupazionali dei giovani. Ma, soprattutto, perche' Miur e Salute comunicano, con segnali di fumo, al mondo intero che l'incremento di circa settecento contratti atteso, non si sa da quando, sia la risposta salvifica allo smottamento organizzativo e professionale della formazione medica".
Secondo Anaao Giovani "e' svanito l'imbuto tra numero chiuso, non per il Tar, del corso di laurea e numero di posti nelle scuole di specialita', riempito da migliaia di camici bianchi senza lavoro e senza formazione. Ed e' dissolta, come per incanto- sottolinea- la fastidiosa sensazione che i medici specializzandi siano la forza lavoro a basso costo necessaria alla effettuazione dei volumi di attivita', che consentono la sopravvivenza delle strutture a direzione universitaria".
Settecento contratti in piu', proseguono i giovani camici bianchi, "sono certo meglio di niente, ma ne occorrono almeno tremila in piu' per gli anni accademici a venire, da assegnare attraverso una graduatoria unica nazionale che ponga fine alla macchinosita' di quella in essere. E, soprattutto, occorre un sistema formativo di stampo europeo che garantisca il diritto a completare l'iter formativo per tutti coloro che si laureano in medicina. Il governo non esiti ad osare. Basta agli equilibrismi tra chi vuole fare il gattopardo e chi vuole- concludono- lavoro decapitalizzato da pagare al massimo ribasso".
(Cds/ Dire)
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