(DIRE) Roma, 5 feb. - "Nel Lazio stiamo vivendo il picco di influenza. L'incidenza e' pari a 14 per 1.000 assistiti, mentre in Italia inizia ad esserci una flessione: la media e' del 10 per 1.000". Lo ha detto, in un colloquio con l'agenzia DIRE, il segretario regionale della Fimmg, Maria Corongiu.
"La novita' di questi giorni e' che al virus A-H1N1 si e' aggiunto l'H3N2, che non c'era fino alla scorsa settimana- ha spiegato Corongiu- I sintomi sono simili: febbre alta, diarrea o problemi respiratori. Gli studi medici sono intasati, tante visite e tanti certificati perche' l'influenza ha colpito soprattutto i giovani e la fascia di persone che lavorano. Ripeto cio' che ho gia' detto a gennaio: non vedevo una cosa del genere dal 1999, quando in Italia si vaccinava piu' o meno il 10% della popolazione".
Proprio per quanto riguarda le vaccinazioni, Corongiu ha confermato il calo del 30% rispetto allo scorso anno. "A gennaio sono state recuperate pochissime persone- ha concluso- Parliamo di un 30% in meno e il risultato e' che ora stanno tutti male.
D'altronde se non c'e' uno scudo ampio, non c'e' una copertura adeguata e l'influenza si diffonde piu' facilmente". Quando finira' il picco? "Difficile dirlo, sicuramente durera' ancora per tutta la prossima settimana".
(Mel/ Dire)