(DIRE) Roma, 4 feb. - La stragrande maggioranza degli italiani, il 95%, ritiene che la crisi economica e sociale abbiano determinato un aumento delle persone che soffrono di disturbi quali depressione, ansia, abuso di alcool o altre sostanze. Il dato risale al 2013, quando la Fondazione Irccs Ca' Granda ha commissionato a Ispo un'indagine sul tema. Ed e' una percezione confermata dagli psichiatri, tanto che dedicheranno il congresso nazionale della societa' italiana di psicopatologia (Sopsi) al tema "Psicopatologia in tempo di crisi: stress, vulnerabilita' e resilienza". Si terra' a Milano, dal 23 al 26 febbraio, con interventi di esperti e studiosi da tutto il mondo.
Secondo il sondaggio di Ispo, inoltre, il 48% degli italiani consiglierebbe un medico o uno specialista ad un amico in difficolta'. Infine, se c'e' da scegliere tra parlare con un medico o tenere per se' i propri problemi, il 46%, dopo un momento di imbarazzo, si reca dal medico o da uno specialista; il 33% non si rivolge a nessuno e risolve il problema da solo; il 21% va subito o quasi dal medico o da uno specialista.
"L'aggravarsi della crisi finanziaria stessa, la mancanza di sicurezze lavorative e di guadagno - sottolinea Carlo Altamura, presidente di Sopsi - determinano esaurimento e stress che sfociano in fragilita' gia' presenti negli individui. Ha aggravato malattie esistenti oppure ne fa insorgere di nuove negli individui. Hanno, inoltre, determinato un forte impatto per i loro relativi caregivers, coinvolgendo tutta la comunita'".
(Com/ Dire)