(DIRE) Roma, 2 feb. - "Attualmente le sue condizioni sono buone. Ma deve continuare a riprendersi da una convalescenza che, in questi casi, e' anche molto lunga". Cosi' all'agenzia Dire, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le Malattie Infettive 'Lazzaro Spallanzani', sulle attuali condizioni di Fabrizio Pulvirenti, il medico italiano di 'Emercency' guarito da Ebola, a margine della giornata informativa sull'infezione da virus organizzata nella Capitale dall'Ordine dei medici di Roma presso la sala conferenze dell'Ordine.
"Continuiamo a monitorarlo anche a distanza- fa sapere Ippolito- perche' lui generosamente ha offerto di donare il suo plasma, che in questo modo diventa lo stock nazionale per altri pazienti. E questo gli fa onore, perche' permettera' di salvare altre vite: il plasma non sara' italiano, ma sara' un plasma per i cittadini comunitari che ne avranno bisogno".
Pulvirenti, intanto, ha detto che presto tornera' in Africa. Ma fra quanto tempo, effettivamente, lo potra' fare? "Secondo me ci vorra' ancora qualche mese- risponde Ippolito- Di certo quando tornera' trovera' un'Africa totalmente diversa, con molti meno casi. Non solo: vedra' anche in che maniera il posto in cui lavorava e' stato trasformato, perche' 'Emercency' ha costruito un nuovo centro clinico con una rianimazione efficiente, di livello assolutamente occidentale, che permettera' di salvare molte vite".
Un plauso infine allo staff dello Spallanzani, ormai considerato leader nel trattamento del virus: "L'Istituto si e' preparato dal 1996 per le febbri emorragiche- spiega- e oggi ha dimostrato che tutti questi anni di attivita' e preparazione sono stati utili per trasferire competenze e conoscenze sul campo.
Finora ha messo in piedi cinque laboratori per i patogeni emergenti riuscendo a dare una risposta a quei Paesi".
(Cds/ Dire)