(DIRE) Roma, 22 dic. - Una lettera inviata al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, per chiedere un incontro "sull'irrisolto problema della responsabilità professionale dei medici e della cosiddetta medicina difensiva". A scriverla Pina Onotri, segretaria generale dello Smi (Sindacato dei medici italiani), che nella missiva ricorda come siano all'esame del Parlamento "diversi disegni di legge sulla responsabilità professionale dei medici. Tutte ipotesi- scrive- che intendono dare risposte adeguate ed efficaci a uno dei gravi problemi che colpisce e destabilizza, profondamente, il lavoro dei camici bianchi e che ha enormi ricadute sull'organizzazione e la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, nonché enormi costi economici, per la cosiddetta medicina difensiva".
Lo Smi, quindi, denuncia come sia mancato "un confronto serrato con le organizzazioni sindacali, nonostante anche il lavoro svolto da una recente Commissione ministeriale". Per questa ragione, Onotri chiede che si convochi "urgentemente una riunione" su questi temi e coglie l'occasione per anticipare otto spunti di riflessione e di proposta: "1) Un inquadramento specifico per la colpa sanitaria, nello specifico le condotte mediche aderenti alle linee-guida; 2) Tutela dei medici convenzionati a carico delle strutture e delle Asl con responsabilità civile diretta del medico solo per dolo o colpa grave; 3) Un inserimento di tetti e tabelle per la quantificazione economica del danno; 4) Una prescrizione ragionevolmente breve anche per i reati sanitari".
E ancora: "5) L'esonero da responsabilità per i medici in caso di errore riconducibile all'Organizzazione del sistema; 6)La definizione in tempi brevi delle controversie per le vie ordinarie, ad esempio prevedere una sezione specializzata per la tutela del malato (e quindi del medico), ma anche attraverso sistemi di qualità di risoluzione delle controversie extragiudiziali; 7) La necessità di obbligare le compagnie ad assicurare medici e strutture; 8) La costituzione di un fondo che garantisca efficacemente le vittime di errori medici".
"Lo spirito di queste proposte- aggiunge la segretaria generale dello Smi- non è solo quello di tutelare i medici, ma soprattutto i cittadini, anche allo scopo di ridurre il contenzioso, terreno di caccia di agenzie di servizi che stanno snaturando, e mercificando, il giusto diritto dei pazienti ad avere giustizia. Solo seguendo questa strada, infatti, si possono ridurre i costi impropri che ricadono sulla nostra sanità pubblica- conclude Onotri- per gli effetti delle inappropriatezze derivanti dalla medicina difensiva".
(Wel/ Dire)