(DIRE) Roma, 15 dic. - Con il "Piano per la malattia diabetica nella Regione Lazio 2016-2018", condiviso con le società scientifiche e le associazioni dei malati, si definiscono le linee per la programmazione, la sistematizzazione dei servizi e per rendere omogenea l'assistenza a favore delle persone con diabete in tutto il territorio della nostra regione. Il decreto è stato firmato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dando seguito a quanto previsto dal Piano Nazionale Diabete e procedendo a riorganizzare e potenziare la rete a disposizione dei pazienti.
In particolare è prevista e codificata la "gestione integrata" del paziente come strumento fondamentale per perseguire l'efficacia e l'efficienza delle cure, con l'attivazione di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA), personalizzati e differenziati a seconda del grado di complessità della malattia del singolo individuo, con programmi di cura dei casi più complessi gestiti prevalentemente dalle strutture specialistiche. Per i casi meno complessi la gestione è di prevalenza dei Medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
Il documento contiene le linee di indirizzo che devono essere applicate in tutte le Aziende sanitarie del Lazio relative al percorso per favorire l'inserimento a scuola del bambino con diabete e anche i modelli utili a facilitare le procedure relative agli adempimenti previsti. Inoltre viene inserita l'integrazione dei percorsi per prevenzione, diagnosi, terapia e assistenza, e per i sistemi di valutazione tramite indicatori e l'uso di specifiche tecnologie.
Nel Lazio la prevalenza del diabete al 31 dicembre 2013 è di 10,3% con un tasso che varia tra le Asl da un minimo di 8,9% a un massimo di 12% negli uomini e da un minimo di 6,4% a un massimo di 10,6% nelle donne. Le persone adulte con diabete sono circa 372.196 e per l'età pediatrica 0-18 circa 2.543. Dai dati del censimento del 2015, predisposto dalla Regione Lazio, risultano 92 strutture diabetologiche per adulti e 4 per età pediatrica distribuite non in modo omogeneo sul nostro territorio. Il ruolo di questa rete sarà potenziato e tutte le strutture saranno collegate in via informatica in modo da garantire la continuità assistenziale.
(Wel/ Dire)