(DIRE) Roma, 21 apr. - "E' una ecatombe che pesa e pesera' sulla coscienza di chi non ha cuore, la sensibilita' e la competenza di trovare soluzioni urgenti". Cosi Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) e Co-mai (Comunita' del mondo arabo in Italia) commentano tramite il presidente Foad Aodi la tragedia a largo della Libia "Pesera' molto sulle coscienze addormentate, sulle coscienze disumane, sulle coscienze irresponsabili, su quelli che hanno scelto di non decidere per fermare le tragedie nel mare, su quelli che non perdono occasione per strumentalizzare sulle morti degli immigrati e le loro tragedie, sugli scafisti, sui trafficanti degli esseri umani, sui trafficanti degli organi dei bambini, sulla Commissione europea e sui politici incompetenti che utilizzano le tragedie per fini mediatici", aggiunge.
L'Amsi, Co-mai e Uniti per unire chiedono urgentemente: "Convocazione di un vertice europeo con l'Onu per trovare soluzioni immediate per fermare le continue morti che hanno trasformato in un cimitero il mare tramite una legge per l'immigrazione europea basata sui diritti e doveri e sul flusso degli immigrati in Europa e non solo in Italia. Di istituire campi di accoglienza nei posti di transito. Di risolvere la questione libica e la sua stabilizzazione. Di promuovere gli accordi bilaterali tra i Paesi interessati. Di accogliere le proposte contenute nei nostri progetti sorelle 'La buona immigrazione' e 'La buona sanita'' che vanno dall'immigrazione programmata e qualificata alla vera cooperazione internazionale nei nostri paesi di origine per ridurre il numero delle partenze e aiutare chi e' in difficolta' e salvaguardare il diritto alla salute e a una vita dignitosa".
(Com/Anb/Dire)