(DIRE) Roma, 14 apr. - Il rapporto tra cibo e salute, ma anche cibo e malattia: l'obesità, la malnutrizione, i disturbi del comportamento alimentare; le allergie alimentari, il diabete, le malattie metaboliche. Il cibo come cura e la riscoperta del "gusto" nelle terapie alimentari. La nutrizione artificiale e il ruolo del microbiota intestinale umano alla luce delle ultime ricerche scientifiche. Sono questi alcuni dei temi che caratterizzeranno, nell'ambito delle iniziative promosse dalla Santa Sede, la presenza e la partecipazione dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a Expo Milano 2015. Il progetto si chiama "Nutrire la vita" ed è pensato per raccontare "Il pasto che educa e che cura, dalla parte dei bambini". L'intervento del Bambino Gesù prevede in particolare la realizzazione di un portale web dedicato (www.nutrirelavita.it) - già online - e l'organizzazione nel corso dell'anno di quattro convegni scientifici, più un evento legato alla disabilità nella ristorazione.
"L'attività clinica e scientifica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù- afferma la presidente Mariella Enoc- intercetta ormai da molti anni, e a diversi livelli, il tema dell'alimentazione. Siamo perciò grati della possibilità che ci viene data di poter offrire il nostro contributo specifico all'interno delle iniziative promosse dalla Santa Sede per EXPO Milano 2015. In Europa e nei Paesi extraeuropei ad alto reddito i disturbi dell'alimentazione sono in forte crescita, in particolare l'obesità infantile, e destano grande preoccupazione per le conseguenze sulla salute sia a breve che a lungo termine. Da questo punto di vista è essenziale promuovere iniziative di educazione del bambino e della famiglia a sani e corretti stili di vita e alimentari: è il 'pasto che educa', secondo la declinazione proposta opportunamente dalla Santa Sede. Dall'altra parte c'è il 'pasto che cura'. Nella medicina moderna il cibo non riveste più solo il ruolo di integratore di terapie farmacologiche, ma diventa esso stesso terapia: alcune patologie del metabolismo si curano infatti attraverso diete specifiche; il trattamento del diabete, della celiachia o di alcune malattie neonatali non può prescindere dall'attenzione a ciò che si mangia. E' per questo motivo che l'Ospedale Bambino Gesù - si può dire - cura anche attraverso il cibo".
LA RICERCA, L'ESPOSOMA E IL MICROBIOTA - Il contributo scientifico del Bambino Gesù muove dal concetto di "esposoma", che rappresenta l'insieme dei fattori ambientali e degli agenti patogeni ai quali ciascun individuo esposto a partire dal concepimento e per tutto il resto della vita. "Una vita vissuta in salute- spiega il prof. Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'Ospedale della Santa Sede- non è determinata solo dal patrimonio genetico: numerosi studi scientifici dimostrano che i fattori ambientali e gli stili di vita concorrono, insieme alle predisposizioni genetiche, allo sviluppo della maggior parte delle malattie complesse e comuni. In questo contesto, ovviamente, un ruolo fondamentale è svolto dall'alimentazione e dal suo impatto sulla composizione del 'microbiota' intestinale, l'insieme dei microorganismi (alcuni trilioni) che contribuiscono allo sviluppo del sistema immunitario, modulano il genoma e si modificano nella loro composizione in presenza di numerose condizioni patologiche. Per questo, educare ad una corretta alimentazione e ad uno stile di vita 'sano' concorre a limitare il rischio di ammalare e contribuisce a definire lo stato di benessere o di malattia di un individuo".
(Wel/ Dire)