(DIRE) Roma, 2 apr. - "Negli ultimi 10 anni il numero dei pazienti seguiti dai servizi di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e' quasi raddoppiato (+5% nuove richieste all'anno dal 2004 ad oggi), mentre il numero degli operatori continua a diminuire (-10% solo nell'ultimo anno)". Lo rende noto Antonella Costantino, presidente della Societa' italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (SInpia) ricordando la ricorrenza del 2 aprile, la Giornata mondiale dell'autismo.
"Il risultato e' che ogni utente riceve percorsi di cura piu' scarni, che rischiano di essere meno personalizzati. Le famiglie si trovano a dover ricorrere sempre di piu' al privato- afferma- senza alcuna garanzia della qualita' del servizio che ricevono e con costi rilevanti, che in tempi di crisi economica sono sempre meno in grado di sostenere".
Ritornando sul tema dell'autismo, massimo Molteni, del consiglio direttivo della Sinpia, prosegue: "Non ci aspettiamo una 'causa' unica, ma, analogamente agli altri disturbi del neuro-sviluppo, piu' fattori genetici e biologici possono essere simultaneamente coinvolti nei diversi periodi della crescita e concorrere cosi' alla complessa fenomenica del disturbo. La ricerca scientifica, sia quella biomedica che quella clinica, sui migliori percorsi di cura possibili, e' percio' molto complessa, obbligatoriamente pluridisciplinare, e necessita di un investimento strategico di lungo periodo: non si puo' improvvisare".
Molto pero' resta ancora da fare, secondo Franco Nardocci, coordinatore della sezione scientifica di Epidemiologia della Sinpia: "Per poter affrontare la complessita' e l'eterogeneita' dei disturbi del neurosviluppo, e' fondamentale la presenza di una rete di servizi specialistici accessibili e diffusi in modo omogeneo in tutto il territorio nazionale, con un approccio multi professionale, interdisciplinare ed eta' specifico. Purtroppo un punto di fragilita' significativo e' legato al significativo sottodimensionamento dei servizi rispetto le necessita' della popolazione. A fronte di Regioni nelle quali e' stato creato negli anni un adeguato sistema di servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza ed e' sostanzialmente garantita ai bambini ed alle famiglie la presa in carico e la terapia, ve ne sono molte altre nelle quali mancano le strutture, in particolare le strutture semiresidenziali e residenziali terapeutiche, e i reparti per i ricoveri, nonche' a volte anche gli stessi servizi territoriali, e/o il personale, o non sono comunque previste tutte le figure multidisciplinari necessarie per i percorsi terapeutici".
Nardocci continua: "Scontiamo l'assenza di investimenti strategici nazionali sulla promozione della salute mentale e del benessere psicologico in eta' evolutiva e su un'adeguata rete di servizi che garantiscano interventi tempestivi e qualificati per i disturbi del neuro sviluppo. Inoltre- conclude- la Sinpia sta da tempo segnalando la necessita' di affrontare con la psichiatria degli adulti e con i servizi per l'handicap adulto il tema delle continuita' delle cure, individuando nel superamento dell'adolescenza un momento assai critico nella vita dei minori con autismo e delle loro famiglie per il venir meno in molte situazione di riferimenti precisi e di opportunita' di presa in carico".
(Com/Rac/Dire)