(DIRE) Roma, 1 apr. - I laboratori di biologia molecolare del Centro Studi Microcitemie di Roma sospendono il servizio a causa "dell'impossibilità di disporre del materiale necessario all'esecuzione degli esami". Lo comunica in una nota l'Anmi Onlus - Centro Studi Microcitemie di Roma, che prosegue: "Le esigue risorse attualmente a disposizione non consentono infatti di continuare a offrire gratuitamente ai cittadini l'effettuazione di esami tanto importanti quanto costosi".
La sospensione dell'attività del Centro, fanno sapere, è dovuta in particolare al "mancato finanziamento da parte della Regione Lazio delle attività per il 2015". Così, da oggi, chi avrà bisogno di eseguire uno studio del Dna per la necessità di approfondire una diagnosi di microcitemia o chiarire un sospetto di emoglobinopatia, proseguono, "dovrà rivolgersi fuori regione o a laboratori di genetica privati".
Secondo l'Anmi onlus "l'atteggiamento di chiusura dell'assessorato regionale alla Salute, rispetto al programma di prevenzione delle talassemie, inizia a produrre seri danni ad un centro che ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i servizi sanitari territoriali riguardo le anemie rare. E ora rimane poco tempo per scongiurare la sospensione anche delle attività di screening della popolazione e dello screening scolastico in corso". Per l'Anmi Onlus, poi, "non è un caso che il Lazio sia la regione con la più bassa incidenza residua di talassemie ed emoglobinopatie in Italia".
Per questo l'Associazione nazionale per la lotta contro le Microcitemie in Italia "confida in un ripensamento da parte dell'amministrazione regionale, che ci consenta di riprendere il nostro lavoro e confermare il nostro ruolo fondamentale, nell'ambito delle patologie talassemiche, per la sanità regionale". Infine, l'appello: "Invitiamo tutti i cittadini che credono nella prevenzione e che, in questo periodo ci stanno sostenendo e incoraggiando, a svolgere con decisione il loro ruolo di 'pubblica opinione'- conlcude l'Anmi Onlus- mantenendo alto il livello di attenzione su questa assurda vicenda e rivendicando per il centro un'adeguata valorizzazione".
(Cds/Dire)