(DIRE) Roma, 19 set. - Lo scorso gennaio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, lanciò tramite stampa un segnale di allarme per le troppe inidoneità ed esenzioni che creano difficoltà operative all'interno dei grandi nosocomi regionali, individuando le visite da parte dei medici interni alle strutture quale punto debole del sistema. Il Governatore, inoltre, aveva ipotizzato di ricorrere all'INPS per le visite di controllo, dichiarando di voler stanare tutti "i furbetti della corsia". L'articolo, pubblicato dal quotidiano "La Repubblica" a gennaio, suscitò non poche polemiche tra gli addetti ai lavori. E ancora oggi continua a far discutere.
La questione è stata ripresa anche nel corso della tavola rotonda seguita al convegno "La salute dei lavoratori nelle strutture sanitarie: il direttore generale, il medico del lavoro e l' idoneità lavorativa in una società che cambia - aspetti clinici, sociologici e giuridici", che si è svolto sabato scorso a Roma presso l'aula Montalcini della Facoltà di Medicina dell'Università di Tor Vergata. La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Carlotta Di Santo, è stata organizzata dalla Commissione Medicina e Sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Ordine dei Medici di Roma e ha coinvolto i vari 'attori' del processo della sorveglianza sanitaria, permettendo di analizzare compiutamente la problematica da tutti i punti di vista. Per saperne di più la Dire ha intervistato il coordinatore, il dottor Ernesto Cappellano.
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