Roma, 8 set. - I medici di medicina generale devono essere inclusi negli studi di settore. Lo ha stabilito la Terza sezione del Tribunale amministrativo del Lazio. Respinto così il ricorso con cui la Fimmg aveva chiesto l'annullamento del provvedimento dell'Agenzia delle Entrate che ha inserito nel calcolo anche i medici di medicina generale.
Secondo il Tar, infatti, le questioni sollevate dalla Fimmg "non appaiono idonee a ritenere l'illegittimità dell'applicazione degli studi di settore ai medici di medicina generale". Questo perché l'interesse pubblico "alla individuazione dei contribuenti infedeli e delle fonti di reddito sottratte alla imposizione tributaria, appare prevalente rispetto alle difficoltà lamentate derivanti dall'applicazione dell'istituto in esame".
(Cds/ Dire)