(DIRE) Roma, 29 ott. - "La riforma degli enti vigilati e' un passaggio imprescindibile volto all'attuazione del nuovo Patto per la salute. Considero questa riforma in cantiere un'opportunita' per lo sviluppo, la ricerca e l'innovazione. Inoltre e' necessario rivedere il ruolo degli enti per renderli piu' efficaci e trasparenti". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante l'audizione in commissione Affari sociali della Camera, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul ruolo, l'assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell'Istituto superiore di sanita' (Iss), dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).
Per quanto riguarda l'Aifa, Lorenzin ha spiegato che l'intenzione della riforma e' quella di "potenziarla per farla diventare una grande agenzia del farmaco a livello europeo.
Un'agenzia scientificamente evoluta ed autorevole. Ma il potenziamento della struttura non deve tradursi in un mero aumento dei dipendenti, non voglio farlo diventare un carrozzone. Attualmente l'organico e' costituto da 389 unita' di cui 32 dirigenti. Il potenziamento deve far si' che l'Aifa acceleri i procedimenti sui dossier medicinali e la tempistica delle autorizzazioni".
Per quanto riguarda l'Agenas, la riforma degli enti vigilati prevede che esso diventi "una specie di braccio operativo a meta' tra noi e le Regioni- ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin- che ci permettera' di avviare procedimenti veloci e trasparenti di controllo e verifica dei sistemi sanitari regionali, per rilevare eventuali scostamenti di performance in termini di qualita', appropriatezza e sicurezza". In pratica, ha spiegato Lorenzin, Agenas interverra' "dove si formano delle discrepanze e delle situazioni che non ci convincono".
Infine, per quanto rigaurda l'Istituto Superiore di Sanita', "e' necessario prima di tutto ristabilire l'equilibrio finanziario, cosa che e' iniziata con il commissariamento dell'ente. L'Iss deve riappropriarsi della sua connotazione di massimo ente di riferimento per la ricerca e dev'essere in grado di confrontarsi anche con i privati, ponendosi come polo di attrazione per la ricerca. Le vicende degli ultimi anni mi hanno convinto della necessita' di introdurre forti correttivi su cui sta lavorando la gestione commissariale. Appena sara' ristabilito l'equilibrio finanziario, ci sara' un riassetto organizzativo interno, perche' l'Iss deve diventare il pivot della ricerca italiana, visto che subito dopo gli enti vigilati, stiamo predisponendo una grande riforma per la ricerca biomedica".
(Mel/ Dire)