(DIRE) Roma, 28 ott. - "Dopo ben quattro giorni e' terminata la consultazione sindacale libera dei lavoratori, indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Ugl Sanita', chiamati a esprimere la loro opinione sulle due contrapposte linee sindacali che negli ultimi mesi hanno spaccato il tradizionale fronte unitario delle organizzazoini sindacali del comparto non medico, dove si e' registrata una notevole partecipazione pari al 65% sul totale dei dipendenti non medici. Il risultato della consultazione vede ancora una volta quella "maggioranza silenziosa", cosi' apostrofata quest'estate da Fra Luzzato riferendosi al totale assenso all'accordo, ad esprimere il dissenso all'accordo quadro con una percentuale del 97,8% dei votanti, ed esprimendo parere favorevole alla linea sindacale che Fp Cgil, Cisl Fp e Ugl Sanita', da oltre cinque mesi continuano a portare avanti con l'obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e il salario". Lo affermano, in una nota congiunta, Enrico Gregorini della Fp Cgil Roma, e Antonio Cuozzo della Cisl Fp Roma.
"Dopo le famose intimidazioni da parte dell'amministrazione dell'ospedale allo sciopero del 23 Settembre, anch'esso con un risultato positivo, e non ultima la loro proclamata illegittimita' della suddetta consultazione con relativa diffida a sospenderla, i lavoratori non per niente spaventati, hanno espresso in maniera inequivocabile la loro contrarieta' al contenuto dell'accordo quadro, dando pieno mandato alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Ugl ad agire per una riapertura di un tavolo affinche' si possa avere come risultato un'ipotesi di accordo che riguardi i soli lavori del comparto e non abbia alcuna commistione con altre aree contrattuali- continua la nota- Ad oggi ancora permane il silenzio istituzionale della regione Lazio, e' passato un mese e dalla data odierna ancora non si e' tenuto nessun confronto in sede regionale con le sigle del solo comparto, annunciato a mezzo stampa dalla Presidenza, dopo lo sciopero del 23 settembre, oggi diciamo che e' passata anche la consultazione e tutti i lavoratori si aspettano che l'ente Regione affronti una delle tante vertenze della sanita' privata accreditata dove si continua a non affrontare e definire a discapito dei lavoratori, che continuano a subire licenziamenti o taglio ai diritti e ai salari, e ai cittadini a cui non viene fornita un'adeguata assistenza di qualita'".
(Com/Mel/ Dire)