Roma, 22 ott. - L'Organizzazione mondiale della sanità prevede di disporre dei risultati iniziali sulla sicurezza dei candidati-vaccini contro Ebola entro la fine dell'anno e di usare i primi vaccini sperimentali nei Paesi dell'Africa occidentale colpiti dall'epidemia all'inizio del 2015. Lo ha detto ieri a Ginevra la direttrice generale aggiunta dell'Oms, Marie Paule Kieny. "Parliamo di decine di migliaia di dosi e non di milioni di dosi e così come stanno le cose, non ci saranno campagne di vaccinazioni di massa a partire dal gennaio 2015", ha sottolineato precisando che molto dipenderà dai risultati delle prime fasi dei test.
L'Oms - ha ricordato Kieny in una conferenza stampa - segue in particolare due candidati vaccini: il VSV Ebo, che si basa sul virus della stomatite vescicolare e sviluppato dal Canada, e il ChAd3 della GSk che si basa sull'adenovirus dello scimpanzé. "Prevediamo di disporre di risultati iniziali sulla sicurezza, l'immunigenicità e la dose necessaria entro la fine dell'anno", ma i test continueranno nei prossimi sei mesi-un anno, ha aggiunto Kieny ricordando che la dose necessaria determinerà in parte la quantità di vaccini disponibili.
Il vaccino della Gsk è attualmente in fase di test clinici negli Stati Uniti, a Oxford e in Mali e test clinici saranno condotti a Losanna entro la fine del mese o all'inizio del mese prossimo. I risultati dei test a Losanna riguarderanno circa la metà del totale di 250 volontari tra i 18 ed i 65 anni previsti e saranno molto importanti.
Anche per il vaccino VSV, i test d'immunogenità e sicurezza sono cominciati e sono in corso negli Stati Uniti. Un test più ampio sarà condotto prossimamente ad Amburgo, Ginevra, in Gabon e Kenya. Kieny ha anche menzionato altri candidati vaccini allo studio, tra i quali il vaccino sviluppato dalla Russia, con cui l'Oms è in contatto. "C'è una forte spinta dei governi per l'uso di vaccini nel 'vero mondo' il più presto possibile", ha osservato.
(Cds/ Dire)