Roma, 15 ott. - Preso atto ed esaminata nei dettagli la sentenza del Tribunale di Milano che ha stabilito che non è più il medico a dover provare la propria correttezza professionale ma è il paziente a doverne provare la colpa, anche l'Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma (il più numeroso d'Italia con i oltre 41mila iscritti) ritiene di essere di fronte a un'importante inversione di tendenza della giurisprudenza, che si allinea così al Decreto Balduzzi del 2012.
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