(DIRE) Roma, 13 ott. - Falso caso sospetto di Ebola a Roma, all'ufficio immigrazione, dove un cittadino somalo ha accusato febbre e perdita di sangue dal naso. Per precauzione è stata chiamato il 118 e il medico ha seguito il protocollo del ministero della Salute per accertare un eventuale contagio di Ebola. Ipotesi subito caduta nel vuoto visto che l'uomo vive in Italia da due anni. Trasportato al policlinico Umberto I, il somalo è risultato colpito probabilmente da crisi epilettica.
Il somalo, ha raccontato in una nota il Siulp, aveva "un fazzoletto alla bocca, perdeva sangue dal naso a fiotti, con febbre molto alta", e "si è improvvisamente accasciato al suolo mentre era in attesa presso lo sportello della sala profughi". Chiamato immediatamente il 118, il personale sanitario giunto sul posto, una volta apprese le sintomatologie, "si è tenuto a distanza dallo straniero in attesa di disposizioni per circa 20 minuti, mentre i colleghi facevano da cordone e si sinceravano delle condizioni di salute del malcapitato. Solo dopo diverse telefonate il personale del 118 è accorso in ausilio, mentre il personale sanitario della Polizia di Stato, nel frattempo giunto sul posto, ha disposto la chiusura al pubblico dell'ufficio".
"La paura dei sanitari intervenuti sul posto- ha scritto ancora il sindacato- la dimostrazione del loro timore rispetto alla situazione di rischio in cui si sono trovati, la dice lunga sull'effettivo pericolo a cui quotidianamente sono esposti i colleghi a contatto con gli immigrati".
Il Siulp chiede "immediatamente ai settori competenti, di disporre di corsi formativi specifici circa le procedure comportamentali da adottare in simili situazioni. Chiede un maggiore impegno dell'amministrazione ad ogni livello, per migliorare le condizioni di lavoro del personale esposto irresponsabilmente a questo rischio. Chiede un urgente intervento finalizzato a migliorare le procedure di identificazione di questa 'marea' umana che si dirige verso l'Italia ponendo a rischio la salute dell'intera comunita'".
(Rel/ Dire)