(DIRE) Roma, 26 nov. - Si apre domani a Verona il XXVI congresso nazionale della Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Fino a sabato, nella splendida cornice del Roseo hotel Leon D'Oro, si confronteranno oltre 100 relatori, tra pediatri ed esperti nel campo della diagnosi e terapia delle malattie infantili e dello sviluppo psicofisico dei bambini. Piu' di 500 i medici che giungeranno da tutta Italia nella citta' scaligera. "Lo slogan del congresso- spiega il presidente della Sipps, Giuseppe Di Mauro- e' 'Seminare salute' perche' sappiamo bene che "Chi semina bene raccoglie buoni frutti". Ed i semi, in questo caso, sono i nostri piccoli che, se adeguatamente accuditi, seguiti e osservati, diventeranno piante rigogliose e fruttifere, garantendoci un futuro migliore".
Ad aprire i lavori della tre giorni saranno i 'Per...corsi', proposte di approfondimento su specifiche tematiche: dalla dermatite atopica alle infezioni cutanee, dai nevi ed angiomi ai segni cutanei di malattie sistemiche. Spazio anche alla fibroendoscopia del cavo orale fino ai problemi oculari e al mal di testa. L'inaugurazione vera e propria si terra' alle 17, con i saluti delle autorita', in particolare del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presente con un video messaggio, e di Giampietro Chiamenti, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
"Colgo l'occasione per ringraziarvi tutti per l'impegno che dimostrate ogni giorno nello svolgimento del vostro lavoro- aggiunge il vice presidente della Sipps, professor Gianni Bona- e vorrei 'premiarvi' anticipandovi una bella notizia: l'anno prossimo il nostro Congresso si terra a Stresa, dal 15 al 18 ottobre, e avra' come tema dominante 'L'aquilone, il vento e il suo filo'. Abbiamo deciso di adottare questa suggestiva metafora per descrivere i bambini, bellissimi aquiloni che devono e vogliono spiccare il volo, ma hanno bisogno di essere trattenuti e guidati per non perdersi: noi pediatri, insieme alle famiglie, vogliamo essere il filo che li tiene ancorati alla terra, permettendo loro, nel contempo, di librarsi e conquistare il cielo".
(Com/Wel/ Dire)