(DIRE) Roma, 20 nov. - "Una interlocuzione, che non finisce certo qui, piu' che una semplice replica", ha puntualizzato subito Zingaretti. "Sui giornali, come e' giusto che sia, finiscono soprattutto scandali e casi di malasanita', sui quali andremo fino in fondo, ma non bisogna mai perdere di vista - ha dichiarato - l'unicita' del sistema Lazio: un sistema stremato da una continua lotta per ridurre il disavanzo, portato da 2 miliardi a 200 milioni di euro. E questo continuando ad assicurare ogni anno 26 milioni di prestazioni specialistiche, un milione di interventi, due milioni di accessi ai Pronto soccorso, a fronte di un personale che non viene adeguatamente rimpiazzato per via del blocco del turnover o che non riesce ad essere stabilizzato dopo lunghi periodi di precariato". Lo ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, prendendo la parola in Aula per una replica ai 20 interventi che si sono succeduti a partire dalla seduta di lunedi' scorso.
"Eppure- ha aggiunto Zingaretti- la sanita' laziale resta un polmone produttivo del Paese, una immensa macchina al servizio del rispetto della Costituzione. Attraverso i numerosi decreti emessi ho voluto assumermi la responsabilita' in prima persona dell'inversione di rotta rispetto ad un passato contraddistinto dall'assenza di regole, di procedure uniformi, di vera programmazione sociosanitaria, di pagamenti in ritardo ai fornitori, di accreditamenti ai privati lasciati in sospeso.
Tutto questo- ha proseguito- per uscire presto dal commissariamento, ma non certo per tornare a sfasciare la sanita' del Lazio; piuttosto per dimostrare che la politica e' in grado di risanare e ricostruire un modello fondato sull'innovazione, che tenga i conti a posto senza tagliare servizi e lasciare morire gente per strada".
(Com/Enu/ Dire)