(DIRE) Roma, 13 nov. - Anche il Policlinico Universitario "Agostino Gemelli", partecipa al primo Open Day sulla nascita prematura, realizzato e promosso dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), con il patrocinio della Societa' Italiana di Neonatologia, che si celebra lunedi' 17 novembre.
Dalle ore 14 nell'Aula Brasca del Gemelli, uno degli ospedali italiani premiati da O.N.Da. con i bollini rosa per il biennio 2013-2015, come struttura particolarmente vicina ai bisogni e alle esigenze delle donne, team di specialisti del Policlinico guidati dal prof. Costantino Romagnoli, Presidente della Societa' Italiana di Neonatologia e Direttore della UOC di Neonatologia del Gemelli, e dal prof. Antonio Lanzone, Direttore della UOC di Patologia Ostetrica, incontreranno il pubblico con l'obiettivo di informare e sensibilizzare le donne e tutti gli interessati sulle strategie di contenimento dei rischi correlati alla nascita pretermine e alle conseguenti complicanze.
In Italia, ogni anno nascono circa 50.000 bambini prematuri, esposti al rischio di complicanze a breve e lungo termine, soprattutto infettive, neurologiche e respiratorie e pertanto bisognosi, sin dai primi giorni, di cure altamente specializzate, coordinate da un team multidisciplinare. Mentre nei Paesi poveri le cause sono da ricondurre piu' frequentemente a malattie infettive, alle carenze assistenziali e alle drammatiche condizioni igienico-sanitarie, in quelli ad alto reddito all'origine del problema vi sono spesso l'aumento dell'eta' materna e il maggior ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, che in molti casi esitano in gravidanze plurigemellari.
"Il problema della prematurita'- spiega Costantino Romagnoli- ha avuto negli ultimi anni una evoluzione che anche agli esperti rimane difficile da interpretare. La percentuale di nati pretermine sembra essere costante nel tempo mentre e' aumentata in modo significativo la nascita di neonati con eta' gestazionale di 34 -36 settimane. I nati pretermine hanno molti problemi a breve e a lungo termine perche' sono aumentate le gravidanze medicalmente assistite, perche' spesso le gravidanze indotte esitano in gemellarita', perche' alcune patologie della gravidanza impongono la nascita pretermine. Queste informazioni non vengono comunemente date ai nostri concittadini e questo genera incertezze e disagio. Disagi e incertezze che derivano anche dalla scarsa e talora non corretta informazione che viene data dai social network e dai media. L'Open Day sulla Nascita prematura puo' essere quindi un momento importante di confronto e di consapevolezza su questi temi".
(Com/Gas/ Dire)