Roma, 11 nov. - Articolo tratto da "Il Messaggero". Più servizi ai cittadini e meno folla ai pronto soccorso degli ospedali di Roma e del Lazio. Il piano della Regione presentato ieri da Nicola Zingaretti, seduto a fianco di Ignazio Marino, nella Città eterna si basa su due pilastri fondamentali: diciotto ambulatori di medicina generale aperti nei weekend, cinque case della Salute e la riorganizzazione del sistema ospedaliero. ½Questa è la nuova rete di cure della Capitale, che grazie al decreto 368 firmato nei giorni scorsi si sta cominciando a costruire - spiega il governatore - Questo prevede reti più efficienti di cura negli ospedali della città ma soprattutto la costruzione di ciò che prima non c'era». Secondo Marino, inoltre, il piano della Pisana, ½dà la possibilità ai medici di medicina generale di prendersi carico di patologie croniche e assisterle nel tempo».
LE STRUTTURE - I diciotto ambulatori gestiti dai medici di medicina generale apriranno da dicembre, in tutti i Municipi, per dieci ore al giorno nei weekend e in tutti i giorni festivi e prefestivi. Ci sono poi le cinque case della Salute, dopo le 3 già aperte nelle province: a Roma la prima struttura operativa sarà quella di Prati-Trionfale (inaugurazione il 1° dicembre) all'ospedale Oftalmico di piazzale degli Eroi. Poi entro dicembre apriranno a Trastevere (Nuovo Regina Margherita), a Ostia (ex Ospedale Sant'Agostino), al Prenestino (poliambulatorio Santa Caterina delle Rose) e al Casilino (poliambulatorio di via della Tenuta di Torrenova).
Queste strutture sono ½un nuovo modo di rispondere alla domanda per la prima cura, senza l'obbligo di doversi rivolgere all'ospedale, che sarà finalizzato sempre di più invece alle cure degli acuti - sottolinea Zingaretti - È uno sforzo reso possibile da un buon governo della spesa sanitaria che è sotto controllo e va incontro alla domanda di buona medicina e buona salute che viene dai cittadini».
ALTA SPECIALIZZAZIONE - Per quanto riguarda invece la rete ospedaliera, Zingaretti ricorda le misure di riorganizzazione della rete sanitaria, che individua nella Capitale quattro Dea di II Livello - Gemelli, San Giovanni, Umberto I e San Camillo-Forlanini - e 12 di I livello e prevede il potenziamento di Tor Vergata verso il II livello. Inoltre il decreto definisce e potenzia le reti ictus, cardiologica, trauma e perinatale, trasforma il San Filippo Neri da azienda ospedaliera a presidio ospedaliero della Asl Roma E. Inoltre si prevede l'apertura della Oncoematologia al San Giovanni, il rilancio del Cto come polo specialistico per la riabilitazione, grazie all'intesa con l'Inail, l'integrazione dell'ospedale odontoiatrico Eastman con l'Umberto I e 220 milioni per l'edilizia dello stesso policlinico. Alla presentazione del piano regionale hanno partecipato il coordinatore della cabina di regia sanitaria Alessio D'Amato e la direttrice regionale della programmazione sanitaria FloriDegrassi.
(Cds/ Dire)