Roma, 11 nov. - Articolo tratto da "Il Messaggero". Tornerà ai fasti di un tempo, le intenzioni sono queste. Prende forma il rilancio dell'Umberto I, anche se a essere ottimisti ci vorranno dieci anni per vedere il nuovo Policlinico. Grazie a finanziamenti per 225 milioni di euro, di cui 103 previsti e già disponibili con la legge 104 del 1998, il 50% cento dell'ospedale verrà trasformato, rispettando indicazioni e vincoli sui fabbricati della Sovrintendenza (con aree verdi e quattro demolizioni verrà ricostituita la struttura originale di 120 anni fa). Ora c'è la firma di Zingaretti, il progetto preliminare di ristrutturazione e messa in sicurezza è stato presentato dal direttore generale, Domenico Alessio, e dal rettore dell'Università La Sapienza, Eugenio Gaudio. Prossima tappa, tra 15 giorni, la conferenza di servizi in Regione con tutti i soggetti istituzionali. ½Con questo finanziamento - ha spiegato Alessio - andiamo a lavorare prima di tutto sul Dea, il cuore dell'emergenza». La rivoluzione investe l'asse centrale, ruota intorno al Pronto soccorso e a tutti i padiglioni laterali, con i day surgery a chiudere. ½I bandi di gara parcellizzati partiranno la primavera prossima con le prime fasi, ma per vedere definitivamente il nuovo volto dell'Umberto I ci vorranno 10 anni».
LA CAMERA MORTUARIA - Gli interventi più importanti riguardano l'unico grande blocco operatorio, la camera mortuaria (½non è possibile che un grande ospedale come il nostro non ne abbia una»), la terapia intensiva, la messa in sicurezza degli impianti elettrici e dell'impianto antincendio, nuove gallerie di collegamento e aree verdi con depositi interrati, oltre allo spostamento della farmacia in un'area più funzionale. ½Per procedere all'intera riqualificazione abbiamo calcolato sarebbero serviti 500 mln di euro di finanziamento - ha aggiunto Remigio Recchia, ingegnere dell'ufficio tecnico guidato da Antonino Germolè - La Regione ci ha imposto di sviluppare un progetto stralcio per una nuova organizzazione centralizzata.
Realizzeremo una nuova piastra del pronto soccorso e procederemo alla ristrutturazione delle facciate dei fabbricati storici e degli spazi verdi. Verranno ammodernati gli spazi di oltre 728 posti letto su 1.500, le sale operatorie rimesse a nuovo saranno 42, di cui 20 nel blocco operatorio». La nuova piastra del pronto soccorso occuperà tutto lo spazio ora del cortile e del provveditorato più quattro livelli per le sale operatorie (in tutto 6 piani); le ambulanze passeranno dal lato via Lancisi.
LE RISTRUTTURAZIONI - Gli altri edifici oggetto d'intervento saranno i padiglioni I, II, III, IV, V, VI, VII e VIII; oggetto di parziale ristrutturazione solo un piano per la degenza della I clinica chirurgica Valdoni; così come a Ostetricia e ginecologia saranno ristrutturate solo sale operatorie, sale parto e reparti di degenza. Ristrutturate completamente clinica oculistica e Radiologia centrale; la I e la II clinica medica, la torre di ricerca, la clinica dermatologica. Dove ora c'è Malattie tropicali andranno i laboratori, nuova anche la clinica Otorinolaringoiatra, dove ai piani bassi sorgerà la farmacia. ½Una fase che aspettavamo da anni - ha concluso il rettore Gaudio - ci tenevamo a presentare il progetto al Collegio di direzione dell'Università per avere un'interlocuzione con i docenti prima di arrivare alle conclusioni. L'idea che viene dalarga parte della comunità accademica è l'esigenza di un riqualificazione dell'ospedale».
(Cds/ Dire)