(DIRE) Roma, 10 nov. - Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, conferma che allo studio del governo c'e' un'ipotesi di eliminazione dei test d'ingresso alla facolta' di Medicina. "Abbiamo istituito una commissione mista per arrivare ad una selezione qualitativamente migliore", spiega il ministro a margine della visita alla scuola del carcere minorile di Bologna.
Il modello di riferimento potrebbe essere quello francese con apertura a tutti il primo anno e selezione successiva. Intanto, pero', le universita' hanno dovuto correre ai ripari per accogliere i vincitori dei ricorsi al Tar, riammessi a lezione. "I ricorsi sono una costante di questo Paese. Come si parla di una procedura selettiva, si annunciano i ricorsi", nota Giannini.
"I ricorsi riguardano i Tar, non i ministri. Io ho un altro dovere, quello di far funzionare le cose", aggiunge. Il ministro e' alle prese, tuttavia, con un'altra bega, quella dell'ammissione alle specialita' messa in crisi dall'errore fatto dal Cineca.
"Non e' un episodio ineccepibilmente risolto dal punto di vista formale e sostanziale, che deve mettere in discussione i principi per cui e' stato fatto il test nazionale, cioe' un esame che deve essere uguale per tutto il territorio, che dia ai vincitori la possibilita' di scegliere la migliore sede possibile in base al punteggio ottenuto. Poi le prove si possono sempre semplificare", conclude Giannini.
(Evi/ Dire)