Roma, 3 nov. - Il Calendario vaccinale per la vita 2014, recentemente approvato dalla SItI (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) e da altre società scientifiche e professionali Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Società Italiana di Pediatria (SIP) e Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) è stato presentato oggi a Roma nell'ambito della Conferenza Internazionale 'The State of Health of Vaccination in the EU", organizzata da Ministero della Salute ed AIFA con la partecipazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del Presidente AIFA Sergio Pecorelli e di numerose autorità scientifiche nazionali e internazionali.
Il Coordinatore del Gruppo Vaccini della SItI Paolo Bonanni è stato invitato a presentare il Calendario per la vita quale interessante paradigma delle migliori pratiche immunitarie.
Bonanni ha sottolineato come l'iniziativa, avviata nel 2012, sia stata un riferimento sia per la stesura dell'ultimo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-14 sia per l'aggiornamento e l'introduzione di nuove vaccinazioni in diversi calendari vaccinali regionali. La seconda edizione del calendario del 2014 include offerte non ancora previste dal PNPV; in particolare, vengono analizzate e motivate le nuove raccomandazioni di introdurre la vaccinazione universale antimeningococco B, l'estensione della vaccinazione anti-HPV ad altre coorti femminili e ai maschi e della vaccinazione antipneumococco agli adulti e agli anziani, l'introduzione delle vaccinazioni contro Rotavirus e Herpes Zoster. Per ogni offerta vaccinale contro le 19 malattie prevenibili con vaccinazioni vengono specificate la schedula vaccinale, le indicazioni, le categorie a rischio e le eventuali controindicazioni.
Il Presidente della SItI Carlo Signorelli sottolinea la grande attualità del tema e l'eccellente scelta di Ministero della Salute ed AIFA di porre questo tema come priorità del semestre di Presidenza europea. "Il calo dell'adesione all'antifluenzale, i focolai epidemici di morbillo in diverse regioni italiane, il proliferare di movimenti antivaccinisti e le informazioni poco scientifiche che circolano sui web - afferma il Presidente SItI - sottolineano l'importanza di uno sforzo comune tra istituzioni europee, nazionali e regionali e gli altri stakeholders che devono necessariamente includere le società scientifiche".
(CdS/ Dire)