(DIRE) Roma, 3 nov. - Riapre il reparto di procreazione medicalmente assistita al Sandro Pertini di Roma. Dopo sei mesi dallo scambio di embrioni che ne causó la chiusura - e a causa di cui una donna porto' in grembo due gemelli biologicamente figli di un'altra coppia - il centro riprende le sue attivita' con una serie di cambiamenti in termini di innovazione e sicurezza, apportati "per migliorare- ha spiegato la Regione- i requisiti strutturali e organizzativi della struttura richiesti dala normativa regionale", e per evitare gli errori del passato. Alla conferenza stampa di questa mattina, al'interno del centro, in cui sono stati spiegati i dettagli della riapertura, hanno preso parte il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il direttore della Asl RmB, Vitaliano De Salazar.
Nello specifico i lavori hanno consentito: l'introduzione di una nuova accoglienza e identificazione della coppia attraverso la produzione di una card contenente un identificativo abbinato al loro materiale biologico (un documento con fotografia, e un codice a barre); l'acquisizione di nuovi supporti tecnologici per migliorare le fasi di lavorazione; nuovi dispositivi di sicurezza (allarmi e sistema di rivelazione dati) che si attivano qualora l'identificativo della coppia e quello del materiale biologico non coincidano; un nuovo sistema informativo di gestione della tracciabilita' di tutti i dati; la revisione delle fasce orarie di erogazioni delle prestazioni per evitare contemporaneita' di attivita' ad alto rischio; l'aumento dei giorni di attivita' del reparto (non piu' 5 ma 6 giorni a settimana), accesso consentito al reparto a non piu' di tre coppie al giorno; l'introduzione di auditing esterno e interno per garantire che gli standard qualitativi progettati e le procedure pianificate siano assicurate durante tutti i processi senza violazioni.
Questi, invece, i numeri relativi al 2013 del Pertini, che ospita uno dei primi centri di pma del Lazio: nella passata stagione sono stati eseguiti 407 cicli (tecniche di I livello - Inseminazione intra-uterina) e 255 cicli (tecniche di II livello - Fecondazione in vitro con embryo transfert). La percentuale di gravidanza per tecniche di I livello e' stata dell'8%. Nello stesso anno le percentuali di gravidanza per tecniche di II livello sono state le seguenti per classi di eta' della paziente: 36,5% inferiore ai 35 anni, 40% da 35 a 38 anni, 25% da 38 a 40 anni e del 2% oltre i 40 anni di eta'.
(Uct/ Dire)