(DIRE) Roma, 31 mar. - Dopo quella di Sezze, è stata inauguarata a Pontecorvo, in provincia di Frosinone, la seconda Casa della salute della Regione Lazio. A tagliare il nastro sono stati, tra gli altri, il governatore Nicola Zingaretti, il presidente della commissione Salute, Rodolfo Lena, diversi sindaci del territorio tra cui quello del comune ciociaro, Michele Sirianni Notaro, e il prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli.
La Casa della salute si trova nella struttura dell'ex nosocomio Pasquale Del Prete, chiuso come ospedale nel 2010, ma rimasto aperto solo per i servizi ambulatoriali con 143 dipendenti. Ora offrirà diversi servizi, tra cui accoglienza con Io sportello prenotazioni (Cup) e informazioni e orientamento sociosanitario (Pua), assistenza primaria garantita dai medici di medicina generale dalle ore 8 alle 20 dal lunedì al venerdì (a breve sara' h24), sabato dalle 8 alle 14, ambulatori attrezzati a disposizione dei medici medicina generale, area di sorveglianza temporanea.
Tra i servizi di urgenza: punto di primo intervento, punto di soccorso mobile 118, guardia medica, attività specialistiche (cardiologia, pneumologia, diabetologia, oculistica, Otorinolaringoiatria, chirurgia, odontoiatria ecc.) dialisi. Ci sono poi ambulatori infermieristici, posti letto a gestione infermieristica, gestione malati con patologie croniche e degenerative, consultorio familiare e pediatrico, sportello ascolto antiviolenza, centro prelievi, arrività diagnostica strumentale, area del volontariato.
"Tutti dicevano che non ce l'avremmo fatta e invece già siamo dopo un anno ad aprire la seconda Casa della salute- ha detto Zingaretti-. Quello che dobbiamo metterci in testa è che dobbiamo cominciare insieme a rimboccarci le maniche e uscire dall'incubo in cui la sanità del Lazio è precipitata 9 anni fa. Se continuiamo con le carte bollate, le liti e gli sgambetti la sanità muore definitivamente".
a vera notizia di oggi- ha proseguito- è che dopo 9 anni per la prima volta in Ciociaria apre una nuova struttura socio-sanitaria. E' l'inizio di una nuova fase di ricostruzione dell'assistenza anche in questo territorio. Il Lazio è precipitato nel caos quando 9 anni fa, non lo dimentichiamo, quando lo Stato ha commissariato la Regione per un deficit economico drammatico di oltre 2 miliardi e mezzo e un disavanzo annuale della sanità di centinaia di milioni che ha distrutto la nostra economia".
"Nel 2016 vogliamo riportare la sanità del Lazio in attivo, senza chiudere ospedali ma colpendo ruberie, impicci e imbrogli", ha concluso il governatore prima di visitare la struttura e del tradizionale brindisi di inaugurazione.
(Enu/ Dire)