Roma, 24 mar. - Non è più possibile per i laureati in Medicina e chirurgia ottenere l'iscrizione 'per saltum' al secondo anno di Odontoiatria. Lo ha sancito il Consiglio di stato, sezione VI, con la sentenza del 3 marzo 2014 n. 963. Nel caso in esame il Tar per la Lombardia aveva accolto il ricorso proposto da due laureati in Medicina e chirurgia che si erano visti respinte le domande per ottenere l'iscrizione diretta al secondo anno del corso di laurea in Odontoiatria. Contro questa decisione aveva presentato appello il Ministero per l'istruzione, l'università e la ricerca. Il Consiglio di stato accoglie il ricorso e riforma la sentenza di primo grado. Va precisato, infatti, che i dottori ricorrenti avevano presentato istanza di iscrizione diretta al secondo anno in base alla previsioni di cui al dpr 28 febbraio 1980, n. 135 (recante "Istituzione del corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria presso la facoltà di Medicina e chirurgia").
Tale decreto, nel prevedere l'istituzione del richiamato Corso di laurea, aveva altresì aggiunto, nell'ambito del rd 30 settembre 1938, n. 1652 una tabella la quale disponeva in effetti la possibilità per i laureati in Medicina e chirurgia di ottenere l'iscrizione diretta al secondo anno del corso di laurea in Odontoiatria ("Per il trasferimento degli studenti iscritti al corso di laurea in medicina e chirurgia le abbreviazioni di corso non possono superare l'ammissione oltre il secondo anno, subordinatamente al numero di posti resisi disponibili all'inizio del secondo anno (...)".
Tuttavia, se è vero che il pregresso sistema di cui al dpr 135 del 1980 consentiva tale particolare forma di iscrizione "per saltum" alla sola condizione della sussistenza di posti vacanti rispetto alla programmazione annuale, è pur vero che tale sistema è stato profondamente inciso dalla riforma in tema di accesso programmato al corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria di cui alla legge 2 agosto 1999, n. 264 (recante "Norme in materia di accessi ai corsi universitari"). Tale nuovo sistema, nell'introdurre in modo generalizzato un regime di 'numero chiuso' volto all'ottimizzazione dei posti disponibili per l'accesso alla Facoltà di Odontoiatria, ha determinato il superamento dei pregressi regimi di vantaggio, fra cui quello di cui al dpr 135, cit., espressamente richiamato nel ricorso di primo grado.
(Cds/ Dire)