Roma, 19 mar. - La procura di Roma procede per omicidio colposo in relazione alla morte del bambino di tre anni avvenuta ieri, dopo cinque giorni di ricovero nella terapia intensiva del Gemelli, per un soffocamento dovuto ad un hot dog consumato nel ristorante Ikea nel centro commerciale Porta di Roma.
Dopo il via libera del pm Alberto Galanti, sono stati espiantati gli organi che, come deciso ieri dai genitori del piccolo Francesco, sono stati donati. "La generosità e l'amore di Alessia e Lorenzo- si legge in una nota del policlinico- hanno permesso di oltrepassare l'indicibile dolore personale per la morte del loro unico figlio e pensare di poter aiutare con il consenso alla donazione degli organi ad altri bambini gravemente malati. E così è stato possibile offrire una speranza di vita a tre piccoli grazie a tre trapianti effettuati nella notte: uno a Roma, all'Ospedale Bambino Gesù, per aiutare un bambino affetto da una grave patologia epatica trattabile solo con il trapianto, gli altri due a Genova e a Bari per aiutare due bimbi affetti da gravi malattie renali". Tra questi c'è una bimba di 10 anni di Napoli, da tempo in cura dal primario di nefrologia dell'ospedale Gaslini, Gianmarco Ghiggeri, che ha ricevuto un rene da Francesco. E' stata preparata all'ospedale pediatrico genovese e poi trasferita al San Martino per il trapianto di rene che è stato eseguito dalla dottoressa Fontana, del centro trapianti.
"La Rete Nazionale Trapianti, coordinata da Alessandro Nanni Costa, e per il Lazio da Domenico Adorno, alla quale rete il Policlinico Gemelli è collegato, ha consentito, come ogni giorno accade, lo svolgimento delle complesse attività che caratterizzano la donazione e il trapianto degli organi, rendendo possibili i tre interventi salvavita" conclude la nota.
Il magistrato ha disposto l'acquisizione della cartella clinica e affidato ad un medico legale l'incarico di eseguire l'autopsia. L'accertamento è in programma domani. Al vaglio degli inquirenti potrebbero finire anche i filmati, se conservati, del ristorante e gli eventuali ritardi di chiamata dei soccorsi segnalati da qualche testimone.
(Cds/ Dire)