Roma, 3 mar. - Ormai è ufficiale: presto anche Civitavecchia avrà la sua 'Casa della salute'. Il direttore generale della Asl Rm F Giuseppe Quintavalle non ha ancora deciso dove ubicarla, ma il primo passo verso la realizzazione di uno degli obiettivi in vetta ai programmi aziendali è l'avviamento dell'ambulatorio infermieristico già attivo nella sede di via Etruria per medicazioni, infusioni, prelievi e rilevazioni di valori vitali.
Un 'antipasto' di quella che sarà la vera e propria Casa della salute che dovrà affiancare l'attività del Pronto soccorso del San Paolo, garantendo appunto le prestazioni non urgenti. L'avvio dell'ambulatorio infermieristico, il secondo del distretto F1 (esiste già all'ospedale) è importante, poiché la nuova struttura si baserà su un modello flessibile, capace di adattarsi alle caratteristiche delle specifiche realtà locali. Un modello che rappresenta il cuore di un nuovo tipo di assistenza, volto a costruire una nuova rete socio-sanitaria di cure primarie e di continuità assistenziale che consentirà di attivare un'attività parallela a quella di ospedali e poliambulatori, proprio come l'attuale servizio di guardia medica.
Nella Casa della salute, infatti, i cittadini potranno trovare una vasta offerta di servizi assistenziali, più accessibili e meglio organizzati. A questo scopo, marzo sarà il mese della riqualificazione di un personale infermieristico già preparato ed efficiente, che verrà addestrato esclusivamente per la gestione dell'ambulatorio infermieristico, mediante un ciclo di tre incontri tenuti da esperti docenti, il cui relatore scientifico è Maria Immacolata Cozzolino. Oggi Cinzia Napoli spiegherà agli allievi le normative e le responsabilità professionali, mentre Mascia Rosaria e Andrea Biondi illustreranno le nuove tecniche infermieristiche. Altre lezioni sono previste prima della fine del mese.
Oltre al potenziamento dei servizi di assistenza di base, la sfida di Quintavalle consiste anche nel riuscire a sbloccare il turnover che anche nella Asl Rm F sta purtroppo alimentando il precariato.
(Cds/ Dire)