(DIRE) Roma, 27 mag. - Sono migliaia i Giovani Medici italiani che potrebbero emigrare verso l'Estero. Uno stillicidio iniziato ormai da tempo che potrebbe trasformarsi in una copiosa emorragia. Tutto ciò poiché lo Stato Italiano, dopo aver formato migliaia di giovani laureati in medicina e chirurgia, non riesce a garantirne la formazione post lauream. E per un laureato in medicina il possesso del Diploma di Specializzazione, rilasciato dalle Università, o del Diploma di formazione specifica di Medicina Generale, conseguito a seguito della frequenza di un corso triennale incardinato nei Servizi Sanitari Regionali, rappresenta un requisito indispensabile per accedere ai ruoli della dirigenza medica ed al convenzionamento del Servizio Sanitario Nazionale.
A fronte di una stima di almeno 9000 candidati (6.700 neolaureati circa a cui devono aggiungersi quanti non hanno avuto accesso al post laurea nei precedenti anni accademici), il contingente di contratti di specializzazione attualmente finanziabili dal Governo Italiano non raggiungerà nella migliore delle ipotesi le 3.500 unità, a cui devono aggiungersi circa 900 borse di studio per la formazione specifica di medicina generale.
Il quadro tenderà a peggiorare nei prossimi anni in ragione dell'incremento progressivo degli accessi a medicina, effettuato negli ultimi anni senza l'adeguamento del capitolo di spesa sulla formazione medica post laurea: in assenza di interventi urgenti, migliaia di giovani professionisti e, in prospettiva, migliaia di studenti in medicina (il numero di accessi a medicina negli ultimi anni e' stato incrementato progressivamente, ponendo le basi per un progressivo incremento del differenziale tra domanda ed offerta) saranno condannati all'emigrazione forzata o alla disoccupazione.
Si tratterebbe di uno spreco di risorse umane e di una pessima valorizzazione delle professionalità della nostra sanità! E va ricordato che accanto all'emergenza del finanziamento dei contratti di formazione specialistica per i medici, c'è anche la sacrosanta richiesta di contrattualizzazione da parte dei corsisti in medicina generale e degli specializzandi non medici di area sanitaria, giovani che ad oggi si spendono con passione nella propria formazione/lavoro senza avere riconoscimenti adeguati né tutele.
Il dato relativo all'emigrazione (temporanea e/o definitiva) di giovani medici italiani è impressionante: sono oltre 6.400 i giovani medici, pari al 15% dei neoformati all'anno, che dal 2009 hanno avviato le pratiche per esercitare la professione all'estero, ed il trend incrementale di quanti si stabiliscono in modo permanente in Svizzera, Regno Unito, Francia e Germania e' preoccupante. Non trovare fondi per sostenere la formazione di area sanitaria e' un atto di miopia, un enorme spreco di risorse pubbliche, di talenti e un regalo ai nostri competitori internazionali, nel contesto dell'Europa Unita e con l'attivazione della sanità transfrontaliera (Direttiva 24/2011/UE sulla libera circolazione di pazienti e Direttiva 55/2013/UE sulla libera circolazione dei professionisti).
L'Italia, infatti, sta "regalando" le proprie risorse umane della sanità ad altri Paesi in diretta competizione per attrarre cittadini e pazienti a curarsi nelle loro strutture assistenziali.
Il Decreto Legge Irpef in discussione al Senato in questi giorni puo' rappresentare lo strumento normativo adeguato per reperire le risorse mancanti. Per questo su proposta dell'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) sono stati presentati due emendamenti. Ma ciò non potrebbe essere sufficiente, pertanto il SIGM chiede una piena assunzione di responsabilità da parte del Governo.
A maggior ragione per il fatto che il MIUR ha recentemente annunciato via Twitter di aver trovato una quota parte di risorse da destinare alla copertura dei contratti, rimandando al MEF l'incombenza di reperire la parte rimanente, non sono sufficienti per finanziare un numero adeguato di contratti. I Giovani Medici (SIGM) chiedono che il Governo supporti i predetti emendamenti oppure, alla luce dell'annuncio del MIUR sopra ricordato, che presenti un emendamento governativo al DL Irpef per reperire le risorse necessarie a risolvere l'emergenza sopra descritta.
Mettiamo in campo le energie migliori della sanità.
#svoltiAMOlaSANITÀ.
(Com/Gas/ Dire)