(DIRE) Roma, 26 mag. - Si chiamano "iPSCs" - l'acronimo sta per cellule staminali pluripotenti con caratteristiche simili a quelle embrionali - e secondo uno studio, se riprogrammate in cellule staminali bambine (embrionali) possono diventare utili per alcune applicazioni terapeutiche sulle cellule somatiche. Lo studio sarà presentato dalla ricercatrice Raffaella Fazzina il prossimo 29 maggio, nel corso del Convegno Stem Celle Research Italy, appuntamento a cui parteciperanno i massimi esperti italiani e internazionali sulle cellule staminali (Salerno, 28-30 maggio 2014.
"La capacità di generare cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs)a partire da cellule somatiche ha aperto una nuova strada per la medicina rigenerativa- spiega Raffaella Fazzina, che dopo la sua esperienza a Barcellona è stata richiamata in Italia per continuare il suo lavoro nell'ambito dei progetti promossi dalla Fondazione InScientiaFides, dov'è membro del comitato scientifico-. Le iPSCs possono fornire una fonte di cellule per modelli di cura, piattaforme di screening - farmaceutiche e le strategie di trapianto per curare malattie degenerative incurabili. Le cellule staminali ematopoietiche/progenitrici da sangue cordonale(B)hanno catturato e stanno catturando molta attenzione perche' le cellule del sangue possono essere utilizzate immediatamente per la riprogrammazione e sono facilmente reperibili. Il sangue del cordone ombelicale è un tessuto ricco di cellule staminali e facilmente disponibile. In confronto alle cellule staminali isolate da individui di età adulta, le cellule staminali del sangue del cordone dimostrano di essere superiori perché le mutazioni nucleari e mitocondriali tendono ad accumularsi nelle cellule staminali adulte".
Raffaella Fazzina terrà una relazione dal titolo "Generation of iPSCs from CD133+ Cord Blood Stem Cells using a non integrative strategy".
(Com/Wel/ Dire)