(DIRE) Roma, 23 mag. - Presentato a Roma uno studio che analizza i principali fattori che stanno minando da tempo la sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Impressionante sequenza in crescendo esponenziale che nel 2013 vede in circa 24 miliardi di euro i soldi persi. Dato allarmante che emerge dal libro bianco dell'ISPE Sanità (Istituto per la Promozione dell'Etica in Sanità).
"Da tempo come classe medica e forza sindacale evidenziamo come la sanità pubblica sia avviluppata in quella corruption che gli anglosassoni individuano come una sintesi tra sprechi, inefficienze e malaffare, all'insegna di una vera e propria aberrazione morale- ha detto Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami- La forte ingerenza della politica nelle scelte tecnico-amministrative ha portato ad una discrezionalità onnipotente e perversa nelle scelte aziendali e ospedaliere all'insegna della scarsa trasparenza nell'uso delle risorse".
"E' paradossale- continua Gianfranco Breccia, segretario organizzativo nazionale del sindacato autonomo- come, con le dovute eccezioni, si sia consolidato nel tempo un sistema monco, senza regia. I colleghi ci raccontano, nessuna regione esclusa, come certi responsabili aziendali della medicina generale, cioè la parte istituzionale con cui dovremmo condividere un percorso di confronto per la gestione della sanità territoriale, siano in realtà dei perfetti inetti. Non conoscono neanche la convenzione, lamenta qualcuno. Efficienti a certo tipo di sistema sono sempre pronti a fare i censori e a minacciare sanzioni e praticamente mai a condividere percorsi di tipo sanitario. Magari non ne sono all'altezza, azzarda qualche altro, visto che la maggior parte di loro non ha mai visto un paziente".
La soluzione allo sfascio, conclude il presidente Testa, "è un'inversione a 180 gradi dell'attuale sistema che vede la politica padrona della sanità, in un accordo morale-intellettuale tra gli operatori per la tutela del sistema sanitario nazionale pubblico, dell'assistenza ai nostri pazienti e in difesa del nostro posto di lavoro".
(Com/Gas/ Dire)