(DIRE) Roma, 22 mag. - "Vogliamo dare vita a una collaborazione di sistema con l'ospedale Celio che ci permetterà di dichiarare guerra ai disservizi e agli sprechi e a risolvere problemi come le liste di attesa". Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione di una visita a Roma all'ospedale militare del Celio, accompagnato dal generale di Corpo d'armata Giovanbattista Borrini.
"Questa collaborazione- ha spiegato Zingaretti dopo una visita ai reparti del grande ospedale- sarà importante per nuove forme organizzative permanenti, per la gestione delle emergenze e per forme di integrazione che ci permetteranno di aggredire i limiti dell'offerta del sistema sanitario regionale. Infine è importante anche per la formazione del personale medico nell'ambito delle attività del Celio".
"Questa- ha continuato il presidente- non è una visita di conoscenza ma un punto di inizio per aprire una fase nuova nel rapporto tra Celio e sistema sanitario regionale. Vogliamo riprendere un percorso comune che per anni si era interrotto. Due anni fa fu firmato un primo accordo per una prima collaborazione di sistema che fu un'ottima iniziativa e intuizione ma che, però, non ha mai avuto seguito".
"Oggi possiamo davvero voltare pagina- ha aggiunto Zingaretti- perché ora il Lazio è pronto a progettare il futuro del suo sistema sanitario dopo aver risolto molti nodi. E segnaleremo questa opportunità di collaborazione al tavolo del Governo che sta preparando il nuovo Patto per la salute. Per fare tutto ciò oggi ho firmato il decreto per la nomina dei due rappresentanti della Regione nella commissione paritetica, Degrassi e D'Amato, che sarà il braccio operativa di questa collaborazione e servirà a stilare in tempi brevi un accordo attuativo".
L'ospedale Celio è l'unico policlinico militare esistente in Italia. Opera dal 1891 per i militari ma anche per i civili della difesa e i vari familiari. Dispone di tredici dipartimenti, svolge attività ambulatoriale, di ricovero e di cura, le sue specializzazioni sono la gestione delle emergenze e la traumatologia. Negli ultimi anni il Celio ha anche ricoverato semplici cittadini romani che non hanno trovato posto al policlinico Umberto I e al San Giovanni a causa del sovraffollamento. Ora l'ospedale si pone come obiettivo, tramite l'incremento della cooperazione con la Regione, una crescita in diversi settori quali la cardiochirurgia, l'oncologia e l'emodinamica.
(Zap/ Dire)