(DIRE) Roma, 19 mag. - "Da pochi giorni il ministero della Salute di Riyad, capitale dell'Arabia Saudita, ha rimosso il direttore e il vicedirettore di un ospedale della capitale a seguito della morte del direttore del dipartimento di ematologia, deceduto a causa del coronavirus. E non è il primo a morire per questo virus: solo nell'ultima settimana, tra martedì e mercoledì scorso, sono morte 10 persone e negli ultimi giorni sono stati 55 gli operatori sanitari contagiati in Arabia Saudita. È ora di capire la vera natura di questo virus: sembra si possa trasmettere solo da animale a uomo, ma allora perché tutti questi contagiati?". Così alla Dire Foad Aodi, presidente Comai (Comunità del mondo arabo in Italia) e presidente Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia), lancia il suo appello ai ricercatori, affinché si abbia una risposta in merito al coronavirus, il virus che in questi giorni sta facendo vittime in Arabia Saudita ma anche in altri Paesi arabi.
"Il numero dei morti per coronavirus- prosegue Aodi- è salito in totale a 175, mentre le persone contagiate ufficialmente, tra Arabia Saudita, Egitto e Giordania, sono 511. Un caso di contagio, inoltre, si è registrato anche in Olanda. Non voglio lanciare nessun allarme, ma potrebbe avvenire un contagio anche in Italia: basti pensare alle persone di fede musulmana che tra poco, a giugno, si recheranno a La Mecca per il Ramadan, per poi fare ritorno in Italia". È per questo che il presidente Comai-Amsi fa un appello al ministro Lorenzin, "affinché crei una task force per analizzare e cercare di individuare la natura del coronavirus. Le notizie di questi ultimi giorni, infatti, non ci devono far abbassare la guardia".
Il coronavirus, spiega Aodi, "colpisce l'apparato respiratorio e la maggior parte delle persone muore per insufficienza renale ed epatica. Si pensa che questo virus possa essere trasmesso solo dai cammelli, ed è per questo che i ricercatori hanno inserito all'interno del cammello un apparecchio, per monitorare e cercare di evidenziare il coronavirus". Ma quello che non è chiaro- prosegue- "è come sia possibile che siano stati contagiati anche gli operatori, dal momento che il contagio avviene solo tramite animale". Secondo Aodi, c'è bisogno insomma "che i ricercatori forniscano una risposta a questa domanda e che- conclude- ci diano spiegazioni più approfondite sulla natura di questo virus".
(Cds/ Dire)