(DIRE) Roma, 15 mag. - "Quella medica non è solo una professione, è qualcosa di più". Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è intervenuta oggi a Roma, presso l'aula magna dell'università Sapienza, ad una iniziativa legata alla decima Giornata mondiale dell'ipertensione, in programma sabato.
Davanti ad una sala gremita da studenti, medici, infermieri, psicologi, il ministro ha sottolineato l'importanza della figura del medico: "Questa mattina ero a Oncologia pediatrica del policlinico Umberto I, insieme a una caposala e un medico commossi- ha detto- La scorsa settimana invece ero a Senigallia, all'ospedale, dove sono state accolte soprattutto persone anziane a causa del nubifragio e lì c'erano da sette giorni 3 medici e 2 infermieri sfollati. Credo che sia la testimonianza più bella di una professione che non è solo una professione, ma di più". La professione medica, ha detto ancora il ministro, "sta soffrendo in questi anni di tagli, moltissimo, ma ha dato anche tanto. C'è stato il blocco dei contratti e del turn over, ma nonostante questo tutti hanno fatto il proprio lavoro, ogni giorno, nelle corsie, nei territori, come se nulla fosse".
Rivolgendosi ai medici presenti ha così detto: "Io non posso che dirvi grazie. C'è aperto il tema delle specializzazioni che va risolto- ha spiegato- Come vanno risolte questioni che riguardano la gestione del personale che sono state affrontate più con ottica ragionieristica piuttosto che con una ottica di visione di politiche della salute. Non ci metteremo un mese, ma il problema sarà risolto. Sarò garante, sulle vostre spalle passa la vita di tutti quanti noi".
Il ministro si è poi sottoposto al controllo della pressione, praticamente perfetta, 123-71, nonostante "un caffè e due dolcetti".
(Gas/ Dire)