Roma, 9 mag. - Il Consulcesi "rappresenta concretamente quelle opportunità, che attraverso innovazione e tecnologia, consentono di produrre lavoro e contribuiscono positivamente nel sistema salute". A sostenerlo è stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ieri ha visitato gli uffici della sede romana della società di assistenza legale ai medici, sottolineando il suo ruolo per la difesa dei diritti dei professionisti della sanità. Al Consulcesi il ministro ha avuto modo di incontrare, oltre a consulenti e avvocati, anche un gruppo di medici presenti per ricevere gli assegni dei rimborsi ottenuti grazie alle azioni collettive portate avanti per ottenere i compensi negati durante gli anni di formazione specialistica. Lorenzin ha stretto loro la mano affrontando la delicata questione dei rimborsi, cui lo Stato deve porre attenzione per evitare un esborso stimato in diversi miliardi di euro.
L'argomento è già all'attenzione del Parlamento visto che sono stati di recente presentati due disegni di legge, sollecitati proprio da Consulcesi. "Sarà indispensabile trovare una soluzione- ha commentato Lorenzin- sia per preservare le casse dello Stato da un salasso, sia affinché vengano riconosciuti i diritti a chi ha frequentato le scuole di specializzazione.
Altrimenti il rapporto Stato-cittadini sarebbe falsato".
Il ministro ha quindi ribadito l'importanza del progresso in campo medico, commentando poi l'entrata in vigore tra pochi giorni, il prossimo 30 giugno, dell'obbligo di Pos per tutti i professionisti. "Sarà un'occasione- ha detto- per avere anche una certezza fiscale grazie ad una corretta tracciabilità". Si è quindi soffermata sul ruolo dell'Europa affermando che c'è bisogno di "più politica e meno burocrazia per essere competitivi e assecondare il cambiamento che è già in atto".
(Cds/ Dire)