(DIRE) Aprilia, 6 mag. - "Come ho già spiegato, insieme a Zingaretti abbiamo deciso di rivedere il decreto 80 non in termini più onerosi ma in termini di una riprogrammazione sanitaria". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di un sopralluogo presso lo stabilimento Abbvie a Campoverde, frazione di Aprilia, in provincia di Latina, a proposito del rischio chiusura di alcuni piccoli presidi ospedalieri come quello di Subiaco per volere del decreto 80.
"Ho parlato di hub e spoke nei nostri territori- ha aggiunto il ministro-, i primi si stanno facendo i secondi no. Abbiamo quindi una necessità di copertura di tutti i territori per garantire l'urgenza e la medicina nei territori. Quindi noi non parliamo di declassamento o di chiusura degli ospedali quanto piuttosto di riqualificazione e di riprogrammazione. Alcune strutture è evidente che avranno delle funzioni minori legate ad esigenze diverse, come i poliambulatori o le cosiddette case della salute in modo da fare da filtro ai grandi ospedali che hanno il problema del sovraffollamento".
"Sull'ospedale di Subiaco io ho invitato la Regione a una riflessione perché a differenza di altri si tratta davvero di un ospedale montano- ha proseguito il ministro- Per andare li' da Tivoli ad esempio, ci si mette un'ora e mezza senza condizioni avverse come ghiaccio o neve. Per le stesse criticità climatiche inoltre c'è anche un problema anche per gli eliporti. Allo stesso tempo abbiamo anche il problema dello spopolamento di quelle aree, bisogna quindi sui territori di questo tipo avere un'attenzione particolare con degli interventi che abbiamo le seguenti funzioni: non tenere aperti presidi che presentano situazioni pericolose".
"Noi dobbiamo chiaramente dire ai cittadini che quando si chiude un reparto se questo non ha un numero di accessi tale da rendere sicure le prestazioni, non è un problema di costi ma è solo che quel reparto non può stare lì. Quindi bisogna creare un collegamento con altri ospedali che possono fornire quel tipo di cure- ha concluso Lorenzin- Nello stesso momento non possiamo far rimanere sguarniti interi territori quindi bisogna costruire la rete, quella che era scritta nella legge ma che non si e' mai realizzata e su questo stiamo lavorando".
(Uct/ Dire)