Roma, 24 lug. - Articolo tratto da "La Repubblica". Studi medici aperti anche nei week end e nei festivi. Garantire più assistenza dei dottori di medicina generale e dei pediatri, anche nei giorni di sabato e domenica e durante le feste. E assicurare la presa in carico dei pazienti con patologie croniche per "migliorare la rete dei servizi territoriali e invertire il percorso che vede negli ospedali l'unico punto di riferimento dei cittadini". Sono gli obiettivi che si pone il protocollo firmato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e le organizzazioni sindacali della medicina generale Fimmg, Snami, Smi e Intesa Sindacale. Il tutto per avviare quella "piena integrazione dei nodi della rete socio-sanitaria territoriale, costituiti dagli studi e dalle forme associative di medicina generale, dalle farmacie, dai poliambulatori, dalle Case della salute, dai distretti socio-sanitari e dai presidi ospedalieri".
Dopo il protocollo, a ottobre inizierà la sperimentazione per arrivare a una piena operatività entro la fine dell'anno. Obiettivo dell'intesa è "potenziare il livello assistenziale della rete territoriale delle cure primarie, rendendola sinergica a quella ospedaliera".
"Nella sanità del Lazio sta cambiando tutto- ha commentato Zingaretti-. Dopo l'approvazione dei piani operativi per la rete ospedaliera abbiamo iniziato gli investimenti nel settore sanitario e oggi abbiamo siglato un protocollo storico. Entrano quindi in campo i medici di medicina generale per cambiare davvero tutto nella sanità del Lazio. Ci siamo dati tempo da oggi al prossimo autunno su cinque grandi obiettivi- ha aggiunto Zingaretti- che rappresenteranno una svolta, tra cui l'apertura degli studi medici aperti 12 ore al giorno per ampliare la domanda di offerta sanitaria non ospedaliera, l'apertura il sabato, la domenica e i festivi e il lavoro sul sistema informatico unico. Dunque, per ottobre vogliamo chiudere sugli obiettivi posti nel protocollo. Dico grazie alle organizzazioni sindacali dei medici di Medicina generale e ora lavoriamo e dimostriamo che il Lazio non è più la Cenerentola dei sistemi sanitari- ha concluso il governatore- ma sta diventando tra i sistemi sanitari potenzialmente più virtuosi".
Soddisfatto il sindacato Smi: "Siamo entusiasti della collaborazione con la Regione. Per far funzionare bene la rete, tutti i medici devono poter comunicare tra loro via internet. Si deve poter comunicare con ospedale, per seguire bene il paziente. Lo riteniamo un punto indispensabile". Dalla Fimmg, invece, il sindacalista Bartoletti ha fatto un parallelo tra l'intesa siglata e la Costa Concordia: "E' un documento pesante, un atto che muove la nave. Abbiamo iniziato a lavorare". Di Donna della Snami si è augurato che "da qui parta una vera riorganizzazione della medicina generale".
(Cds/ Dire)