(DIRE) Roma, 3 lug. - "La chiusura del Patto per la salute 2014-2016, annunciata dalla ministra Beatrice Lorenzin, sancisce l'esclusione dal confronto di chi quotidianamente opera negli ospedali e nei servizi territoriali, a partire da medici e infermieri. Difficilmente il Patto potrà essere attuato senza la loro condivisione. Un metodo sbagliato, nonostante i ripetuti annunci della ministra sulla volontà di confrontarsi con i sindacati". Così Cecilia Taranto, segretaria nazionale della Funzione pubblica della Cgil, e Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici.
"Nel merito rimangono senza risposta questioni centrali per il governo del Servizio Sanitario Nazionale, dal rinnovo del contratto bloccato da 5 anni al futuro di oltre 35mila precari della sanità fino alla responsabilità professionale- aggiungono-. Un Patto per la salute scritto come se i cittadini non avessero più bisogno di medici ed infermieri. Così non va bene".
(Com/Vid/ Dire)