Roma, 25 giu. - Si stimano, in Italia, 800mila coppie a rischio di infedeltà e rottura, 20% di separazioni, 20mila matrimoni bianchi. Per lui problemi di erezione o di 'eccesso di velocità' e per lei di orgasmo e di dolori durante il rapporto, piccole infezioni o banali malattie dell'apparato genitale. E così, almeno 16 milioni di italiani vivrebbero con problemi che compromettono la vita sessuale e quindi la serenità della coppia. Secondo gli esperti, "difficilmente la responsabilità è di uno solo dei partner, perché i disturbi sessuali viaggiano insieme". Infatti, se circa 8 milioni di uomini devono fare i conti con problemi come disfunzione erettile (oltre 3 milioni), eiaculazione precoce (circa 4 milioni) o calo del desiderio (circa 1 milione), lo stesso numero di donne soffre di anorgasmia (4 milioni e mezzo), vaginismo (circa 1 milione) vaginismo e dolore alla penetrazione (2 milioni) o disturbi del desiderio (2 milioni e mezzo).
Per aiutare gli italiani a ritrovare il benessere 'a due' e diffondere una più sana e corretta cultura della salute sessuale, la Società Italiana di Urologia (SIU) e l'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), annunciano oggi l'apertura dei primi Dipartimenti per il Benessere di Coppia negli ospedali pubblici del Paese. Un'iniziativa senza precedenti in Europa, per offrire accoglienza alle coppie-pazienti grazie all'impegno congiunto di un urologo e un ginecologo, che lavoreranno fianco a fianco.
L'attivazione dei Dipartimenti, assicurano SIU e AOGOI, "non graverà sul Sistema Sanitario Nazionale in termini di costi, anzi sarà improntata all'ottimizzazione e alla riorganizzazione delle risorse". La prima esperienza sarà quella di Napoli, già dal 1 luglio, ma a breve i Dipartimenti apriranno anche a Milano, Modena e Bari (tutte le informazioni sul sito www.dipartimentibenesserecoppia.it).
"Le disfunzioni sessuali viaggiano in coppia: i disturbi del partner inevitabilmente provocano effetti collaterali sull'altro, tanto che si può parlare di 'coppie di danni' e 'danni di coppia'- spiega Vincenzo Mirone, Segretario Generale SIU-. Se ad esempio lui ha una disfunzione erettile, non è difficile che lei lamenti vaginismo o dolore durante la penetrazione. Se lui è infertile, anche per lei la sterilità diventerà il centro dei pensieri. Quando lui soffre di eiaculazione precoce lei quasi certamente avrà problemi di anorgasmia. Purtroppo chi soffre di disfunzione erettile o di eiaculazione precoce, i disturbi sessuali maschili più diffusi, riconosce che questi disturbi minano il benessere della coppia, ma nel 90% dei casi non affronta il problema e non sa che oggi sono disponibili nuovi trattamenti e cure più efficaci e rapidi di quelli finora utilizzati", conclude Mirone.
"Una buona salute sessuale- conferma Antonio Chiàntera, Segretario Nazionale AOGOI- è riconosciuta come base fondante nella qualità di vita delle persone anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e le donne, sempre più consapevoli e realizzate, vorrebbero anche una vita sessuale sempre più piena e appagante. Ma quasi in un caso su due devono fare i conti con la difficoltà o l'impossibilità nel raggiungere l'orgasmo, con dolori durante i rapporti, con un calo del desiderio che spesso peraltro riguarda entrambi i partner nei sempre più diffusi 'matrimoni bianchi' in cui il sesso è il grande assente". Tuttavia affrontare le problematiche legate alla sfera sessuale non è così semplice: occorre superare la barriera delle emozioni negative che ostacolano la consapevolezza di avere un problema, come l'imbarazzo, il senso di colpa, la paura di essere giudicati e di doversi mettere in discussione. Cosi nell'erronea convinzione che non vi sia molto da fare né alcuna prospettiva di cambiamento, molti rinunciano, o quanto meno rimandano, una richiesta di aiuto o una visita specialistica, sentendosi in difficoltà nella scelta del percorso da seguire.
"Proprio perché i problemi sono di coppia, per essere adeguatamente risolti devono essere affrontati considerando entrambi i partner, cercando di stabilire un dialogo profondo, empatico, e senza reticenze - spiega Chiàntera -. Per questo da oggi esiste la possibilità di avere a disposizione gli specialisti del benessere di coppia che affrontano i disturbi sessuali da un prospettiva nuova, che vede la coppia come unica unità funzionale: un cambiamento rivoluzionario nell'approccio e nella gestione delle più comuni patologie e dei disturbi sessuali".
"I nuovi Dipartimenti per il Benessere di Coppia (DBC) infatti - sottolinea Mirone - riuniscono gli specialisti della salute sessuale di lui e lei, per individuare e poi risolvere gli eventuali disturbi compresenti alla base delle difficoltà di relazione, gestendo la coppia come un tutt'uno. Urologi e ginecologi saranno inoltre a disposizione delle coppie per attività educazionali, come la distribuzione di brochure informative, e soprattutto per colloqui attraverso cui individuare la radice dei problemi a due, visite approfondite ed esami diagnostici attraverso cui identificare e poi curare i disturbi che minano la relazione. Il primo Centro sarà aperto nei prossimi giorni a Napoli e a sottolineare che il nuovo paziente è la coppia si pagherà un solo ticket; il primo ambulatorio sarà seguito a breve da altre strutture a disposizione dei cittadini a Milano, Modena e Bari".
I Centri, secondo Chiàntera e Mirone, saranno anche una preziosa occasione per ottenere dati nuovi utili all'attività di ricerca: le cartelle cliniche delle coppie saranno infatti condivise con i ricercatori di SIU e AOGOI e, nell'arco di un anno, sarà possibile avere nuove informazioni su prevalenza, tipologia e trattamento dei disturbi sessuali in Italia da un punto di vista innovativo e diverso, che nel prossimo futuro potrà aiutare i medici a individuare le migliori e più efficaci terapie per i pazienti.
(Cds/ Dire)