(DIRE) Roma, 16 giu. - "Esprimiamo grande preoccupazione per quanto sta accadendo nelle strutture dell'Idi e del San Carlo di Nancy dove, in attesa che si concluda la gara per la vendita del Gruppo, si registrano pressioni per incentivare la fuoriuscita di alcuni medici e processi riorganizzativi dei reparti con il relativo personale senza alcun preventivo confronto con le organizzazioni sindacali". Così il responsabile nazionale Ugl Medici - Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari), Sandro Michelini, secondo cui "la situazione del Gruppo Idi è diventata ormai insostenibile: professionisti che hanno dedicato gran parte della propria vita professionale e di ricerca a queste strutture di eccellenza della sanità laziale, si vedono ora mettere alla porta senza il rispetto di alcuna regola di trasparenza".
"Tutto ciò, tra l'altro- prosegue il sindacalista-, non si ripercuote solo sulla dignità dei professionisti, interessati da quelli che sembrano essere veri e propri tagli camuffati da aspettativa o ferie forzate (e a dispetto naturalmente anche dell'anzianità di servizio di ciascuno), ma sulla qualità stessa dei servizi erogati, perché l'accorpamento di più reparti e il graduale licenziamento del personale in essi impiegato mette in seria discussione lo svolgimento delle attività assistenziali".
"È inaccettabile- sottolinea ancora Michelini- che, in attesa della conclusione dell'asta per la proprietà del Gruppo Idi Sanità, i lavoratori debbano sostenere anche questo ulteriore sacrificio. Lo ribadiremo all'incontro di domani con il management aziendale, così come lo faremo presente alla Regione Lazio, con l'auspicio che l'apertura di un tavolo regionale- conclude- possa contribuire a ristabilire quella trasparenza e quella correttezza che finora sono mancate".
(Cds/ Dire)