Roma, 12 giu. - I tumori diventano sempre più curabili, si allunga la sopravvivenza e la malattia cronicizza. Purtroppo gli effetti di chirurgia, farmaci chemioterapici, radioterapia e molecoleinnovative come i farmaci biologici e gli anti-fattori di crescita si fanno vedere sulla pelle, fortemente penalizzata durante i mesi di trattamento. Come difendere la cute dagli effetti avversi delle terapie e prevenire l'insorgenza di fastidiose, inestetiche e, a volte, dolorose complicazioni? Se ne parlerà a Roma, venerdì 13 giugno nel corso del convegno "Il corpo ritrovato", organizzato al San Camillo-Forlanini (piazza Forlanini, 1- ore 8,30 Aula Magna) dall'omonima associazione (nata 3 anni fa) con dermatologi e oncologi che lavorano in sinergia in alcune realtà sanitarie sempre più diffuse per cercare di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
"La pelle è un complesso di strutture vive ed anche l'organo bersaglio delle terapie antitumorali- spiega Pucci Romano, presidente del convegno e docente a Roma Tor Vergata- quanto più i farmaci hanno efficacia sulla massa tumorale, tanto più provocano danni cutanei. In particolare, i biologici che hanno modificato in maniera sostanziale la prognosi, agiscono attraverso l'inibizione dei fattori di crescita, molto espressi a livello cutaneo".
A Roma come in altre città, sono sorti ambulatori specifici per il controllo delle tossicità cutanee a seguito di chemio e radioterapia e dei farmaci antineoplastici. "Una nicchia di pazienti - dice Romano, responsabile al San Camillo dell'ambulatorio dermatologico per il paziente oncologico, che collabora con Rita Migliorino, oncologa, e Gabriella Fabrocini, dermatologa - ma importante, perché le persone oltre a dover combattere la malattia tumorale sono costrettea patire effetti devastanti sulla pelle e chiedono continuamente consigli e cure".
Accudire la pelle durante il percorso di cura e spesso anche prima che inizino le terapie è fondamentale per impedire che la barriera dello strato corneo si rompa aprendo il fianco a una infinita serie di effetti. Dermatiti, xerosi (secchezza cutanea), mucositi, fissurazioni, ragadi, rash cutanei, follicoliti, emorragie ungueali, granulomi sono solo alcune delle complicanze provocate dagli antitumorali. La cute è un organo spia, l'oncologo è disarmato di fronte a queste complicanze, il dermatologo sa come affrontarle con prodotti topici arricchiti di grassi sotto forma di unguentie pomate che aiutano la detersione e l'idratazione cutanea, vitamina E, acque termali che sfiammano, presidi a base di antibiotici locali, raramente somministrati per via sistemica.
"I pazienti hanno un atteggiamento positivo- osserva Norma Cameli, responsabile Dermatologia estetica all'Ifo- S. Gallicano di Roma e nel comitato scientifico del congresso - Una nostra indagine evidenzia che non perdono fiducia nelle terapie ma voglionocurare gli inestetismi con terapie di supporto. Diversi studi internazionali dimostrano che prevenire gli effetti collaterali cutanei delle terapie antitumorali comporta il miglioramento della qualità di vita dei malattie una riduzione dei costi a carico dei sistemi sanitari".
(Cds/ Dire)