(DIRE) Roma, 10 giu. - "La protezione dati gioca un ruolo centrale" anche "nel rapporto tra tecnica e natura, il corpo e i suoi limiti". Lo ha sottolineato il Garante per la privacy, Antonello Soro, nella sua relazione annuale, facendo riferimento "a temi nuovi ed estremamente delicati quali quelli della fecondazione assistita (come ha dimostrato il recente caso dell'ospedale Pertini), dell'anonimato materno e, più in generale, della non coincidenza tra genitorialità elettiva e biologica".
"Il diritto alla privacy- ha detto Soro- non si confronta solo con la tecnologia delle comunicazioni ma anche con la scienza applicata al corpo e alla vita, la biotecnologia, tanto preziosa quanto bisognosa di un quadro giuridico di riferimento".
Il Garante ha aggiunto che "quando il Parlamento, in ossequio alle recenti sentenze della Consulta, dovrà legiferare, il Garante sarà ovviamente pronto a fornire il proprio contributo, al fine di coniugare al meglio il diritto del nato a conoscere le proprie origini con il diritto all'anonimato del genitore naturale".
(Mar/ Dire)