(DIRE) Roma, 9 giu. - "Chiudere o depotenziare l'ospedale di Bracciano è una follia, così si metterebbe a serio rischio la salute dei cittadini, a cui non potrebbero più essere garantite assistenza e cure essenziali". A denunciarlo è Cimo Lazio che, in vista dell'annunciato e imminente piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del Lazio da parte della Regione, esprime forte preoccupazione per quello che sembra essere l'orientamento della giunta del governatore Nicola Zingaretti.
"La popolazione di Bracciano è superiore a quella di Rieti o di Viterbo- ha sottolineato il segretario regionale Cimo Lazio Giuseppe Lavra- è impensabile pensare di privare quelle città o il territorio di Bracciano di un presidio ospedaliero di riferimento che ogni giorno offre i suoi servizi a moltissime persone, tra emergenze e non".
La denuncia, arriva anche dopo l'acceso dibattito che si è svolto presso l'ospedale di Padre Pio di Bracciano, in un'assemblea a cui hanno partecipato anche i cittadini preoccupati, oltre alla Cimo, e in cui è stata decisa una petizione popolare con raccolta di firme da inviare alla Regione Lazio. "Mi impegno a sensibilizzare il presidente e il Consiglio direttivo su questo importante problema", ha detto inoltre Lavra, anche in qualità di vicepresidente dell'Ordine dei Medici di Roma.
(Com/Mel/ Dire)