Roma, 30 gen. - Tutti i medici di medicina generale potranno prestare servizio nelle Case della Salute (Cds), senza alcun obbligo. Inoltre, il tavolo tecnico incentrato sulle criticità insite nel sistema di informatizzazione regionale, (svoltosi lo scorso 14 gennaio), avrà una ulteriore accelerazione. Mentre non è stata ancora individuata alcuna corsia preferenziale per i medici precari. Questi alcuni punti contenuti nel Decreto del Commissario ad Acta (Dca) relativo alle Case della Salute, sottoscritto alla Regione Lazio.
"Siamo moderatamente soddisfatti- dichiara Paolo Marotta, vicesegretario Smi Lazio- si tratta di un primo passo verso quella innovazione indispensabile per rendere funzionale ed efficace il sistema delle cure territoriali". Con l'approvazione di questo decreto inizia, infatti, la prima fase per l'avvio del progetto delle Case della Salute in cui potranno lavorare, su scelta volontaria, tutti i medici di medicina generale. Fattore determinante, questo, per garantire una migliore qualità dell'assistenza sanitaria".
Secondo Marotta "non mancano, però, alcune criticità, tra cui quella dell'ormai cristallizzato precariato. Non è stata ancora stabilita una strategia per far sì che i medici, giovani e precari, possano avere una corsia preferenziale per prestare servizio nelle Case della Salute. Auspichiamo che questo avvenga al più presto, poiché riteniamo basilare l'apporto di professionisti ancora troppo all'ombra di un meccanismo obsoleto e farraginoso".
Sempre sul fronte sanitario poi, ieri boomerang in Consiglio regionale, dove la maggioranza e parte dell'opposizione ha bocciato la proposta del Movimento 5 Stelle di istituire una Commissione Speciale sugli errori in campo sanitario e sulle cause di inefficienza del Servizio Sanitario Regionale. "La malasanità è una cosa seria, per cui si muore e stupisce l'opposizione strenua di consiglieri che sulla difesa del malato, vera o presunta, hanno fondato la propria carriera- commenta il consigliere grillino Davide Barillari- alcuni consiglieri della maggioranza mi consigliano di arrendermi, ma ci sono operatori, medici, malati e familiari che mi chiedono di resistere, con la speranza di far luce sulle cause e le responsabilità di quello che stiamo vivendo".
Critico anche il capogruppo Udc, Marino Fardelli: "L'istituzione di una commissione che indaghi sugli errori sanitari e sulle inefficienze del servizio sanitario regionale- dice- sarebbe uno strumento valido in più a servizio della sanità e del Presidente Zingaretti, commissario ad acta. L'errore sanitario e l'inefficienza del servizio si fondono in un'unica emergenza per la quale c'è bisogno di un intervento immediato".
(Cds/ Dire)