Roma, 28 gen. - "Sull'inchiesta a carico del Presidente dell'Inps, oltre ai profili penali su cui opera la magistratura, c'è evidentemente un ruolo che il governo deve svolgere per fare tutta la chiarezza necessaria". Lo dice il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica".
"È da tempo- prosegue- che le forze sociali presenti nel Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'istituto hanno avviato richieste di confronto e audizioni in Parlamento, fino alla sottoscrizione di un avviso comune per addivenire ad una riforma della governance che superasse le opacità della gestione monocratica e restituisse trasparenza ed autonomia all'Istituto".
Per la dirigente sindacale "sia il governo Monti, che l'attuale, hanno nicchiato e rinviato. Anzi il primo decise per legge la proroga del mandato dell'attuale presidente fino a tutto il 2014, nel mentre operava una mega-fusione senza alcuna idea di Piano Industriale; e il secondo ha ignorato la vicenda, facendo finta di non vedere quello che per fortuna sembra veda oggi: i conflitti d'interesse, l'immoralità del cumulo di cariche e i conseguenti compensi milionari".
L'Inps, osserva Lamonica, "è l'Istituto previdenziale più grande d'Europa, da esso passano tutte le politiche di welfare, ed è al momento impegnato in un processo difficile di accorpamento e di gestione della spendig review. Non può rimanere nessuna ombra. Il governo deve operare per la piena trasparenza nell'affidamento di alti incarichi pubblici e dire finalmente basta a quelli multipli. Il Parlamento deve affrontare la riforma della governance, non con l'obiettivo di rafforzare ancora la presenza diretta della politica- conclude- ma con quello di restituire la trasparenza e la partecipazione che la natura dell'Inps pretende".
(Cds/ Dire)