Roma, 24 gen. - Il deputato del Partito democratico Micaela Campana ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute e al ministro dell'Interno per sapere se il Governo, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai deficit sanitari regionali, Nicola Zingaretti, sia a conoscenza di alcune aggressioni ai danni del personale che si sarebbero verificate a Roma, presso il pronto soccorso dell'ospedale San Camillo-Forlanini e "se e come si intenda intervenire al fine di garantire al personale medico e paramedico di poter svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza".
Questi i dettagli espressi dalla Campana: "Il sindacato degli infermieri Nursind ha denunciato nei giorni scorsi che non si contano più le aggressioni verbali e fisiche al personale sanitario del pronto soccorso del San Camillo a distanza di qualche settimana dopo il naso rotto di un infermiere, il Nursind facendo seguito alle dichiarazioni di non mollare la presa sugli accadimenti incresciosi e incivili che hanno colpito il nosocomio romano, denunciano altre due aggressioni".
"Gli operatori M.B. e L.L- prosegue- rispettivamente colpita in pieno volto e travolta da una barella in pieno torace, mentre cercavano di proteggere i pazienti sulle barelle da un giovane ubriaco che dopo aver minacciato metà del personale e non volendosi neanche far assistere, ha pensato bene di scatenare la sua ira contro tutto e tutti".
"Così- prosegue Campana- in una nota la segreteria dell'organizzazione sindacale Nursind San Camillo-Forlanini nella data del 16 gennaio 2014, la stessa azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini ha confermato il numero di 120 (centoventi) pazienti presenti nel pronto soccorso (mobilizzando per questo persino un'unità di crisi aziendale) su un documento distribuito alla RSU nell'aula consiliare avente come oggetto 'Situazione di grave sovraffollamento-provvedimenti provvisori ed urgenti',- e conclude- prendendo così coscienza delle criticità espresse dal sindacato".
(Cds/ Dire)