Roma, 22 gen. - "Su un articolo di Repubblica del 20/01 pubblicato sulla Cronaca di Roma si denuncia un presunto 'scandalo dei certificati facili' descrivendo in maniera riconoscibile colleghi e colleghe che, pur avendo prescrizioni individuate dal medico competente (cui giudizio regolarmente trasmesso al datore di lavoro), continuano a lavorare quotidianamente nelle unità operative a loro destinate dalla stessa azienda ospedaliera". Lo scrive in una nota l'organizzazione sindacale Nursind del San Camillo.
"Stigmatizziamo l'utilizzo arbitrario di dati sensibili da parte di un organo di stampa (questo si che dovrebbe preoccupare tutti i lavoratori dell'azienda San Camillo Forlanini- prosegue la nota- e la loro divulgazione senza che le persone coinvolte ne abbiano dato un esplicito consenso".
Inoltre, l'O.S. Nursind fa sapere che "vigilerà sul fatto che il problema della disorganizzazione generale, che va dai letti in corridoio nelle unità Operative fino alle barelle ammucchiate nel pronto soccorso del nosocomio, non sia distratto da questa storia dei prescritti, peraltro a conoscenza dell'Azienda già prima della nomina del dottor Aldo Morrone a Direttore Generale e a tutt'oggi mai risolta".
"Ben venga a questo punto l'intervento diretto da parte della Regione che 'vuole salvaguardare le persone che hanno realmente inidoneità', come scrive il Presidente della Regione Zingaretti. Ma questo- conclude la nota- che avvenga senza pubblicizzare né tantomeno screditare colleghi che fanno della propria professione un motivo di orgoglio".
(Cds/ Dire)