(DIRE) Roma, 20 gen. - "Nella giornata di sabato, nel corso di una periodica verifica delle difese fisiche ed elettroniche a tutela della privacy e della sicurezza degli uffici della Presidenza, è stato rinvenuto dentro una poltrona della sala riunioni un complesso apparato elettronico idoneo all'ascolto e alla registrazione ed atto alla trasmissione all'esterno. La Regione ha ovviamente informato del ritrovamento l'Arma dei Carabinieri per la dovuta denuncia, e immediatamente la Procura della Repubblica di Roma dell'avvenuto ritrovamento". Lo dice il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"La presidenza della Regione- aggiunge- confida al più presto che le indagini facciano luce su questo ritrovamento inquietante. Da parte nostra continueremo nell'opera di rinnovamento, trasparenza e autonomia a difesa dell'interesse pubblico che abbiamo iniziato sin dal primo giorno del nostro arrivo".
"Non fa piacere essere spiati- prosegue il governatore- ma se l'obiettivo era quello di intimidirci hanno capito male. Se ho dei sospetti? Assolutamente no", risponde Zingaretti, precisando che l'apparecchio ritrovato "è di carattere artigianale e non è uno strumento di cui dispongono le forze investigative". Il presidente Zingaretti sottolinea infine che "non si può mai stare tranquilli, ma bisogna esserlo con la propria coscienza e io lo sono. Noi abbiamo iniziato una lotta senza quartiere per la trasparenza e il rigore e andremo avanti".
(Com/Rel/ Dire)